di Libera Capozucca
Parterre (14). Pure l’hip hop ha una sua scena indipendente dove si consumano piccole rivoluzioni di vita quotidiana, lontane dalle classifiche e dal mainstream. Prendete un gruppo di amici, innamorati della cultura rap e desiderosi di valorizzarne ogni forma artistica, che fondano una crew sfornando un disco d’esordio interessante. Sotto nome di Only smoke crew, dal cilento, parte un album – “Tutto e niente” – che si inchina in adorazione all’arte di strada combinando grinta contagiosa e rabbia. Sembrerebbe che questi ragazzacci vogliano alzare la voce per farsi notare, eppure le rime e il gioco musicale inducono all’ascolto attento.
Suoni sparsi, elettronica di base, rumori di sottofondo urbano dalle piccole soluzioni melodiche, sfruttano al meglio il caos sociale, denunciandolo. In un lavoro ad incastro di musica e dialetto, su ritmi direttamente proporzionali al disagio che si vive, la crew esce allo scoperto raccontando paesaggi di vita e luoghi mentali disadorni. Nell’installazione sonora, la band costruisce un mosaico di quadretti inquietanti su suoni sintetici, rendendo bene la loro insofferenza. I ragazzi ci danno dentro per scuotere dall’immobilismo delle opinioni, rappando il loro pensiero. I pezzi del disco raccontano di vampiri succhia sangue, mostri ipocriti e opportunisti, mode, incazzature, paure.
Un disco acerbo dove si balla, si respira, si pensa; figli del nostro tempo, gli Only smoke crew sono piccoli combattenti in un mondo finto e mediocre. Con ruvidezza e forza d’urto. Vedremo dove andranno.
https://www.facebook.com/onlysmokecrew/?ref=ts&fref=ts
https://www.youtube.com/channel/UCcpkYWXnsTD1-URc4_kTL2Q
https://itunes.apple.com/it/album/tutto-e-niente/id1191823131?app=itunes&ign-mpt=uo%3D4