Marina I. Cvetaeva – Poesie – I classici Feltrinelli

I versi crescono come le stelle e come le rose, come la bellezza – inutile in famiglia. E, alle corone e alle apoteosi – solo una risposta: “Di dove questo mi viene?” Noi dormiamo, ed ecco, oltre le lastre di pietra, il celeste ospite, in quattro petali. Mondo, cerca di capire! Il poeta – nel sonno – scopre la legge della stella e la formula del fiore. (14 agosto 1918) * La spensieratezza è un caro peccato, caro compagno di strada e nemico mio caro! Tu negli occhi m’hai spruzzato il riso e la mazurca mi hai spruzzato nelle vene. … Continua a leggere Marina I. Cvetaeva – Poesie – I classici Feltrinelli

Esilio di voce, un libro sinfonico che prelude ad una scelta di silenzio: le infinite pieghe (piaghe) della poesia di Francesco Marotta

Francesco Marotta ha deciso di mettere interamente in rete in formato pdf  l’ultimo libro “Esilio di voce”, da lui pubblicato nel 2011 per i tipi di Smasher. Essendo in totale sintonia con la sua scelta di “indipendenza editoriale” e di libertà svincolata … Continua a leggere Esilio di voce, un libro sinfonico che prelude ad una scelta di silenzio: le infinite pieghe (piaghe) della poesia di Francesco Marotta

Carteggio XIV: “regret”, lettera a un poeta

Caro *******, in questi giorni sto poco bene e faccio molta fatica a stare dietro alle cose. Ho letto le tue riserve e le motivazioni per le quali non gradisci essere annoverato tra i poeti siciliani di cui Carteggi letterari si occupa al fine di tracciarne una mappatura dal secolo da poco conclusosi ai nostri giorni, e se ne avrai voglia e tempo mi piacerebbe provare a ragionarci ancora insieme senza pregiudizi, al fine di costruire un confronto nel dialogo. L’essere siciliano non è né deve essere una limitazione d’etichetta, né tantomeno una collocazione meramente geografica per nascita, bensì è … Continua a leggere Carteggio XIV: “regret”, lettera a un poeta

Carteggio XIII : scommessa nodo passaggio compresenza, nella poesia (di Enrico De Lea)

Ripropongo, con qualche “correzione di tiro” e con qualche decisiva modifica,  alcune mie riflessioni, apparse in una precedente nota sul mio blog. La creazione poetica rappresenta sicuramente la parte più viva, vivace, ricca di presenze, fertile di intuizioni, della letteratura contemporanea, e non solo in Italia.  Noi in particolare soffriamo, oltre che della perdita di nomi come Raboni, Luzi, Sanguineti, Zanzotto, Giudici e, in ogni caso, sia dal punto di vista simbolico che materiale,  della cancellazione del poeta come figura pubblica, del suo ruolo “sociale” (cancellazione “consacrata”, ab origine,  dall’assassinio di Pasolini),  altresì, del sempre maggiore peso –  proprio nel senso … Continua a leggere Carteggio XIII : scommessa nodo passaggio compresenza, nella poesia (di Enrico De Lea)

Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Miei cari, pensandovi, pensando all’incontro e a quella bellissima canzone di De Moraes con Endrigo, che mi insegnò il mio caro Francesco e di cui osavo stonacchiare qualche nota di ritorno da Capo D’Orlando in compagnia di Gianluca e Maria Grazia, riflettevo sul fatto che la vita come la poesia altro non sono che “l’arte dell’incontro”. Arte perché non semplice consegna del destino al caso, bensì ARTHMÒS quale necessario impegno e dispendio di energie e volontà perché il caso si faccia destino o, quantomeno, comune percorso fattivo, creativo, condiviso. Ed in questo arthmòs creativo e costruttivo l’incontro non fa che generarsi e rigenerarsi nell’altro, perpetuandosi, rinnovandosi all’infinito. … Continua a leggere Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Davide Cortese

Davide Cortese è nato nell’isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Messina con una tesi sulle “Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane”. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata “ES” (Edas, Messina), alla quale sono seguite le sillogi: “Babylon Guest House” (Libroitaliano, Ragusa, 2004), “Storie del bimbo ciliegia” (autoproduzione del 2008), ANUDA (Aletti Editore, Roma, 2011), OSSARIO (Arduino Sacco Editore, Roma, 2012) e MADREPERLA (LietoColle, Como, 2013). I suoi versi sono inclusi nelle antologie “200 giovani poeti europei in nove lingue” (Edizioni CIAS, CLUB UNESCO), … Continua a leggere Davide Cortese

Daìta Martinez: il ciato e la terra

Daìta Martinez è nata e vive a Palermo. Segnalata e premiata in diversi concorsi ha pubblicato in antologica con LietoColle, La Vita Felice, Mondadori, Akkuaria, Fusibilialibri, Ursini Edizioni. E’ autrice dei testi in video tour Kalavria 2009. (dietro l’una) è … Continua a leggere Daìta Martinez: il ciato e la terra

Intervista a Franco Arminio

“La lista Tsipras […] è una lista meridionalista. Non vogliamo uscire dall’Europa, vogliamo portare l’Europa nel Sud. È un’operazione culturale prima ancora che politica. Il Nord del mondo ha fallito. […]” *** Arminio la campagna elettorale è cominciata da appena un mese, come ti senti? È un’altalena di entusiasmo e scoraggiamento. Ogni giorno, ogni ora contiene le sue oscillazioni. È un andamento tipico della mia vita. La campagna elettorale ha accentuato questo schema bipolare. Uno schema che ha prodotto buona scrittura, credo. Spero possa produrre anche buona politica. Mi pare che l’esordio sia stato infelice. Mi riferisco all’intervista che hai rilasciato … Continua a leggere Intervista a Franco Arminio

Turbativa d’incanto

< p align=”right”> assurdo darsi la mano a ogni piè sospinto per non dire di quanti sono pronti alle pacche sulle spalle e ti serrano nelle spine dell’abbraccio ***…….…………….. Con Turbativa d’incanto Jolanda Insana approda alla forma dialogica o, per meglio dire, formalmente dialogica, essendo in effetti questo complesso libro un testo sull’incomunicabilità con l’altro e con “la bestia clandestina” appellata all’interno del testo anche come “idiota sottostante”, che per l’Insana sarebbe di fatto  l’altro da noi in senso delocativo, ma peggio l’altro in/di noi stessi, con tutto il carico della  sua ingombrante e imbarazzante presenza.  Nel Complesso, dunque, possiamo definire Turbativa d’incanto come una … Continua a leggere Turbativa d’incanto

Il dire Celeste – Giuseppe Bonaviri

Nasce a Mineo, in provincia di Catania nel 1924 dove vive fino al conseguimento della Laurea in medicina a 24 anni d’età; una volta laureato si reca a Frosinone, dove vive esercitando la professione di medico condotto fino alla sua scomparsa, avvenuta esattamente cinque anni fa: il 21 marzo del 2009. Ancorato alla sacralità di un’appartenenza metafisica, più che fisica, all’isola che gli diede i natali e che, come egli stesso afferma, in sé serba le fascinazioni delle terre di conquista: arabe, bastarde e selvagge per destino e geografica connotazione naturale; Bonaviri fonde, attraverso la sua esperienza letteraria – come … Continua a leggere Il dire Celeste – Giuseppe Bonaviri

Carteggio V: Peregrini d’assenza

La letteratura, non so se purtroppo o per nostra fortuna, è diventata in qualche modo la forma di tutta la nostra vita. Credo anche per te. E so che anche per te la letteratura nascondeva sempre molte altre perturbanti e gravi cose dell’anima, che anche a te è piaciuto di guardare a’ poeti come a maestri. Il che è forse molto sbagliato, ma è pur vecchio e dolce difetto, e poi nostro (cosicché non sapremmo condannarlo). Da una lettera di Natalino Sapegno a Guglielmo Alberti, 2 febbraio 1927 Che cos’è più importante? Qual è la ragione, la spinta del dire? … Continua a leggere Carteggio V: Peregrini d’assenza