FLASHES E DEDICHE – 90 – DAL TRATTO ALLA PENNA DELICATAMENTE

Interessante il libro da poco pubblicato per I quaderni del bardo edizioni di Stefano  Donno, da parte di Nicola Vacca e Mario Pugliese. Un connubio autoriale tra grafica e scrittura dove vengono “disegnati” e delineati alcuni grandi letterati, in particolare legati al Novecento. Una serie di ritratti e schizzi sillabici da Pessoa a Borges, da Cioran a Calvino passando attraverso Proust e Poe. Pugliese si rivela interessante e preciso nel ritrarre a mezzobusto questi scrittori che, nell’architettura del libro, sono raccontati dalla penna esperta di Vacca. Il lavoro scorre piacevolmente e quando si giunge alla fine si traggono  alcune conclusioni e considerazioni: c’è un filo, un legame intertestuale tra gli autori rappresentati. Lo stile vacchiano ci aiuta in questo descubrimiento, in questa epifania della solitudine. In un modo o nell’altro tutti questi scrittori hanno “vissuto” di solitudine, un fil rouge nell’abisso tanto profondo quanto spesso doloroso. Lasciamo la parola ai versi.

 

 

Le piccole cose di Wisława

 

Tutti i non so della poesia
senza desiderare una risposta.
Nel mondo quotidiano delle piccole cose
degli oggetti e delle persone
Wisława coltiva dubbi
davanti allo stupore di tutto quello che accade.
Ameremo per sempre l’alfabeto
che inciampa umile
nelle vertebre di ogni giorno
magari abbracciando la nudità delle parole
che spesso ignoriamo perché abbiamo paura
di chiedere scusa con un sorriso.

 

 

 

Nei labirinti di Borges

 

Giorni stretti nell’assedio
viviamo la prigionia di labirinti.
Nessuno grida alla rivolta
soffocheremo la voce nell’assenza di un urlo.

Stiamo bene nei labirinti
perché il mostro che abbiamo dentro
è l’incubo peggiore che ci seduce.

 

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