Ho già parlato in passato del poeta-editore-musicista Giovanni Peli, persona che stimo al di là dei legami di amicizia. Peli è un poliedrico artista che non ha paura di esporsi. “Onore ai vivi” è la sua ultima autoproduzione e devo dire con piena onestà che lo reputo il suo lavoro migliore. Peli racconta e costruisce una storia, una (de)costruzione scritta in un presente futuribile dove si agganciano vicende e ragionamenti di vita (ex) (stra) ordinaria. L’opacità della speranza è resa visibile da uno spietato abbattimento della stessa falsa spes, agganciandosi ai pochi millimetri da cui prenderà vita il proprio destino e la missione biologica e naturale per eccellenza a cui si è volontariamente concesso. Tra liriche e antiliriche, farcite anche da prose poetiche e momenti epigrammatici, questo è un libro nudo, lo scrittore è nudo, non ci sono concessioni e benevolenze, Peli non trasmette un feudo, regala la terra fertile da coltivare. Onore ai vivi ma anche onore all’autore e un augurio che le sue edizioni Lamantica continuino a produrre e proporre, i meravigliosi libriccini azzurri.
può scegliere se vivere
o occupare il suo posto nel mondo
può decidere di passare alla storia
come quello che è morto lasciando qualcosa
ma tutti siamo perduti e alla resa dei conti
siamo costretti a definirci noi
noi tutti ci ritroveremo tagliati di netto
con le ossessioni un tempo addomesticate
e amate
la frasi forbite che sfruttano biografie
e altre menzogne
le due parti di noi non sono più conciliabili
una delle due per esempio
pronuncia gli accordi di una chitarra
le corde sono state le nostre vene
da giovani tutto sembra impuro e giusto
ora si avvia nella purezza e nella povertà
ti voglio rettile, giunco, terra fresca fino alla fine
ti voglio resa, animale notturno, incubo di dio,
insetto mangiato, carezza, squallida attrazione,
ti voglio risata, danza feroce, e non ti controllerò,
là dove ti sentirai simile a qualcuno sarai l’Altro,
il pensiero violato e il coraggio
viviamo pienamente
nel mutismo felice
l’attimo in cui stiamo
nominando
e la voce è rotta