di Marta Cutugno
Calore, leggerezza e trasparente dissolvenza, le caratteristiche sonore dello Hang, lo strumento idiofono ideato in Svizzera nel 2000 da due artigiani di Berna, Felix Rohner e Sabina Schärer e presentato l’anno successivo alla fiera musicale di Francoforte. La sua struttura presenta due semisfere appiattite in acciaio temperato dotate nella parte superiore di una protuberanza centrale e una serie di cavità laterali e nella parte inferiore – totalmente liscia – una apertura centrale. Il suo suono metallico ma delicatamente ovattato, tenue e rarefatto instaura una lieve atmosfera che rimanda all’Oriente e alla lontana Cina. Lo strumento si suona tramite percussione diretta, con il polso, le dita e il palmo della mano: lo stesso termine Hang, nel dialetto di Berna, si traduce con “mano“.
Solitamente si adagia sulle ginocchia ma non si esclude – anche se più raramente – l’impiego di un supporto. Lo Hang è stato regolarmente registrato come marchio e prodotto dall’azienda PANArt; negli anni successivi, altri costruttori hanno dato vita a modelli diversi che hanno, invece, preso il nome di handpan.
Vorrei invitare Yuki Koshimoto a suonare in Italia in un posto magico che si accompagnerebbe meravigliosamente alle sue splendide melodie.Mi chiamo Guido Guida e la mia e mail è guidoguida25@gmail.com