di Ilaria Grasso
La Cina ha invaso i mercati e ha modificato non solo il nostro agire economico ma anche il nostro modo di stare al mondo. Il nodo centrale è proprio il mutamento antropologico che continua a manifestarsi e ad agire su tutti noi. Ma ne siamo davvero consapevoli? Non tutti credo! Di certo, antesignana, Laura Pugno ne prende consapevolezza nel 2008 o giù di lì, più di dieci anni fa, quando tutto era ancora in sordina e pochi ne avevano contezza. I mercati hanno eroso risparmi e stravolto molte cose come il modo di alimentarci o di esprimere la femminilità. In questo “viaggio dell’eroe” scritto in versi dalla Pugno, la protagonista, provando a inventare una nuova mitologia fatta di sfere d’oro ed evocazioni di gel per ricostruzione di unghie o ancora di tempura sempre prontiper essere mangiati a qualsiasi ora, fa la stessa brutta fine della sumera Inanna o di Lilith o Eva. Un monito o una sfida? Al lettore e alla lettrice l’arduo compito la scelta di suddividersi fette di mercato e spazi sociali attraverso la lotta o semplicemente condividerli cooperando.
nuova specie umana II: new Asia
questa è una grade Cina
molto grande,
con case d’oro, nazione
nella nazione
territorio nel territorio
si sparge come olio-
leopardo
condensato in nero e oro
se hai una perla nella lingua
se hai una perla nella lingua dilla
prima che diventi occhi
guardi dall’alto di una scala
inquadri
il corpo non la testa
la gonna bordata di pelliccia
sulle gambe
in stivali di pelle
poi le sono addosso il corpo cade
sono centinaia
tracce di sangue, come quando schiacci
un piccione,
il corpo non la testa
il corpo hai detto non la testa
ora vedi meglio la scena,
la ragazza ustionata e il suo amante
che si muove tenuto da fili
come tenuto dalla sua mente
con lunghe dita, con unghie perfette
e le prede, vedi
come le fanno: con ovuli di esplosivo
forzati in bocca e nel corpo
come polpette di alghe,
in un sacchetto di carta oleata
comprato da un venditore per strada
così quando quel corpo esplode
per l’ovulo dentro, che esplode
è bianco, grasso e si spande
– hai un filo
d’olio al centro della fronte –
e si ricompone la storia
nel tempo dell’ agent orange
e di aeroplanini di carta
tempo di milizia mcdonald’s
vedi tutto il teatro d’ombre
nazione nella nazione
tu che hai lingua che ti unge tutta
lingua incantata di grasso
rivedi lentamente in teatro
la scena: esfoliante su carne
poi odore di carne ustionata
sei nei bagni del Mc’d
e la milizia ti massacra
ti spinge in gola aerei di carta
con sopra il tuo primo nome
prendi il lasciapassare
la tuta anti agent orange
e anche, arance dorate
con sopra parola d’ordine
e ora che hai riempito le tasche
di queste sfere d’oro
puoi muovere il campo,
di colza ogm color d’oro
di splendida bellezza
calati il passamontagna
ora sei il numero tredici
lo senti, senti il sibilo
come prima cosa
venire vicino, acido
rivelare la cosa-
atlatl, l’arma antichissima
ora adattata per l’orange
e tu prendi la mano di quella
che ti sta accanto, lei
ti guiderà sottoterra
prendi la sfera d’oro
lei te lo chiede lei è quella
che muore soffocata
con grande dolcezza, lei
si accartoccia come carta oleata
Da DNAct – Editrice ZONA