ILVA, Taranto, le bugie di Di Maio e Costa. Marescotti: Ministro, mi guardi, voi fate pubblicità ingannevole

Il governo gialloverde, responsabile di aver proseguito a Taranto le politiche contro la salute pubblica già portate avanti dal Pd, continua a mentire sulla situazione sanitaria e ambientale determinata in città dall’Ilva.

In un confronto pubblico, Alessandro Marescotti inchioda Di Maio: Mi guardi, sull’Ilva fate pubblicità ingannevole. Ecco il confronto in video tra Alessandro Marescotti e Di Maio.

hthttps://www.huffingtonpost.it/2019/04/27/marescotti-contro-di-maio-sullilva-ministro-mi-guardi-non-ce-taglio-delle-emissioni-fate-pubblicita-ingannevole_a_23718192/

Ed ecco qui un articolo del principale attivista ecopacifista di Taranto, Alessandro Marescotti. LG

Signor Ministro,
le scrivo dopo aver letto con stupore il suo post del 28 aprile scorso su Facebook sulle emissioni dello stabilimento siderurgico gestito da ArcelorMittal in cui lei dice di voler “fare chiarezza sui numeri diffusi in queste settimane”.

Queste le sue parole: “È stato detto che la riduzione del 20% delle emissioni inquinanti annunciata con il passaggio ad Arcelor Mittal non sarebbe vera: è chiaro che tale riduzione è riferita, come intuibile, al quadro emissivo post-adeguamento, ossia una volta attuati gli interventi dettati dal DPCM del 2017 più l’addendum ambientale. Sono stati già installati i filtri elettrostatici che corrispondono alle migliori tecnologie in questo campo e nel 2021 ci saranno quelli a manica che in tutta Europa costituiranno una best practice“.

Le devo fare quattro osservazioni critiche.

1. Signor Ministro i “filtri elettrostatici che corrispondono alle migliori tecnologie” che lei dichiara “già installati” sono gli stessi di cui si vantava anche Girolamo Archinà nelle sue dichiarazioni per aver ridotto di cinque volte le emissioni di diossina. Quelli di cui lei parla sono pertanto filtri vecchi di quasi 20 anni e che, non a caso, devono essere sostituiti da tempo. Non sono quindi tecnologie da citare in positivo, anche perché vetuste e accusate dai magistrati di aver disperso polveri con diossina. Signor Ministro bisogna fare buona comunicazione e raccontare le cose come stanno.

2. La dichiarazione del ministro Di Maio (riduzione del 20% delle emissioni) non ce la siamo inventata. Il ministro Di Maio non faceva riferimento alla situazione post-adeguamento: Luigi Di Maio le dava già per installate. Ascolti questo video.

Le parole del ministro Di Maio sono inequivocabili: “Abbiamo installato tecnologie che riducono del 20% le emissioni nocive“. Sono dichiarazioni a cui non corrisponde la realtà. A cui non corrispondono i dati. Signor Ministro, non difenda Di Maio quando sbaglia per un eccesso di propaganda politica.

3. Lei, signor Ministro, fa una distinzione poi fra emissioni convogliate e non convogliate scrivendo: “Riguardo la questione dei rilevamenti di idrocarburi policiclici aromatici in area cokeria, in primo luogo bisogna spiegare una differenza sostanziale: la riduzione delle emissioni di un impianto, che sono monitorate all’uscita dei camini, sono differenti dal monitoraggio a terra, che sono i valori cui fanno riferimento alcune associazioni. I due valori non sono comparabili. Non stiamo parlando, quindi, di numeri prodotti da centraline installate all’interno di contesti abitati bensì di dati provenienti da strumentazioni poste nelle immediate vicinanze della fonte inquinante. Sono due cose differenti perchè hanno due scopi diversi”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/29/ilva-lettera-aperta-al-ministro-costa-m5s-ammetta-gli-errori-di-maio-ha-fatto-propaganda/5141488/

 

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