di Dodo Veneziano e Francesca Crescenti
Parigi 8-11 novembre 2019 un weekend che porta nella Ville Lumiere, la Fotografia in tutte le sue declinazioni, ma principalmente quella Fotografia che oggi il mondo del Collezionismo riconosce come ‘’ Ottava Arte’’.
Fotofever e Paris Photo, due binari paralleli, differenti non tanto per caratura e qualità ma per intenti ed obiettivi.
Contenitori di romanticismo e qualità, l’uno intento a mostrare al mondo quale è la direzione che la fotografia sta prendendo, l’altro mostra il percorso che la fotografia ha già compiuto.
L’attuale stato di un’ Arte mai consacrata tale e soprattutto, mai come oggi, parte integrante di un tessuto sociale dalle maglie larghe.
Da quello che abbiamo visto, molte sono le considerazioni possibili e molti gli stimoli ricevuti, vedere tante storie differenti tutte riunite in uno stesso spazio, non può che fare un certo effetto.
Linguaggi diversi, scelte formali differenti ed un unico comun denominatore, l’immagine da vendere, l’immagine da conservare e da preservare, non più come esclusiva della memoria storica, ma come forma che muta nel tempo al mutare del tempo stesso.
Un grande successo quello di questi due eventi trainanti, che per un fine settimana hanno fatto di Parigi la capitale della fotografia.
Tante sono state le piccole e grandi mostre che contestualmente ai circuiti ufficiali hanno arricchito la città, portando migliaia di fotografi ed estimatori a riscoprire il luogo che ha politicamente dato i natali alla fotografia.
Due location di grandissimo valore culturale e simbolico. Il Carousel du Louvre all’interno del quale siamo stati accolti da Fotofever ed il Grand Palais costruito per contenere parte dell’esposizione Universale del 1900, oggi sede delle più importanti manifestazioni culturali della città, tra tutte Paris Photo che negli ultimi anni è quella che riscuote maggior successo visti i numeri da capogiro dei visitatori e degli addetti ai lavori.
Quattro giorni intensi e densi di appuntamenti di forum sperimentali, di talk sulla fotografia e sulla sua evoluzione commerciale e formale, un ricco salone del libro con tutti i maggiori editori specializzati che presentano le nuove pubblicazioni attraverso gli stessi fotografi intenti a raccontare se stessi e la loro produzione e a firmare copie dei loro libri, in certe occasioni disposti anche a visionare le immagini degli amatori e dei fans.
Un atmosfera tutt’altro che formale, sebbene sia Paris Photo che Fotofever siano eventi curati alla perfezione in ogni loro più piccolo particolare.
Le due Manifestazioni Culturali sono organizzate da gruppi di lavoro e comitati scientifici differenti ma, da qualche anno, viaggiano a braccetto . Due teste e due cuori diversi congiunti strategicamente per incrementare ulteriormente i motivi di interesse e l’offerta.
Fotofever, giunta alla sua 7° edizione, ha accolto 100 Gallerie internazionali che a loro volta hanno presentato 250 Artisti emergenti ed ha registrato 12864 visitatori. La connessione con Paris Photo e l’appoggio del Ministero della Cultura hanno fatto decollare i numeri di accesso alla manifestazione, un plebiscito di collezionisti addetti ai lavori e pc amatori che ha confermato Fotofever la prima manifestazione internazionale dedicata al collezionismo della ‘Giovane fotografia contemporanea’.
Un percorso espositivo eterogeneo, sia nell’offerta che nelle istallazioni, alcune più classiche e formali altre interpretate dai galleristi o dagli stessi artisti come ambienti, pronti ad accogliere ed amplificare la visione dell’opera stessa.
FotoFever06 Tina Merandon
FotoFever12 Simona Bonanno
La 22esima edizione di Paris Photo ha registrato 68876 visitatori: la manifestazione quest’anno ha aumentato la sua offerta di altissima qualità, attraverso la proposta di 168 Gallerie Internazionali specializzate e 31 Editori venuti da 30 Paesi del mondo.
Al Grand Palais, l’entrata è spettacolare, da togliere il fiato. Fuori piove, ma la struttura di vetro e ferro ci protegge, diventa grembo materno, cornice di ogni singola immagine esposta.
Paris Photo 12 Flor Garduno
Un numero impressionante di ‘Curieux’ che si perdono in un dedalo di corridoi distinguibili solo dalle fotografie che li abitano. Piccoli salotti popolati da galleristi, in cui, con un pò di fortuna, si può assistere a qualche compravendita…autori che firmano una delle tirature limitate del loro lavoro.
A Paris Photo il tempo sembra perdere il suo scandire, puoi starci un’intera giornata credendo di aver visto tutto, solo le tue gambe ti ricordano che hai camminato tanto, e i tuoi occhi sono sazi.
Siamo fortunati, all ’uscita non piove più.
… A presto Parigi
Curiosità:
Oltre al numero di visitatori, sono di sicuro interesse i numeri delle vendite durante le manifestazioni, qui citiamo le vendite più significative durante i quattro giorni di Paris Photo e Fotofever.
Paris Photo
Ritratto di John Szarkowski Autore: Richard Avedon venduto a €75 000
Sei Immagini di Robert Frank che avevano come valore cad. da €60 000 a €180 000 Un Fotogramma di Loaslo Moholy-Nagy a €220 0000
Una stampa originale di Edward Weston a €185 000
Un Album estremamente raro sul Giappone di Felice Beato €70 000
Fotofever
Un’immagine di Ingrid Baars è stata Venduta a €8000 Un’immagine di Daisuke Takakura e stata venduta a €4400 Un’immagine di Yutaka Sakano e stata venduta a €6000
Web link: https://www.parisphoto.com http://fotofever.com
(Articolo e Fotografie di Dodo Veneziano e Francesca Crescenti
in copertina : Jean Baptieste Huyng
Raymond Depardon fotografato per Carteggi Letterari
Zanele Muholi fotografata per Carteggi Letterari