I tre

Un avvocato, professore di diritto privato, sconosciuto, che non ha mai ricoperto cariche istituzionali è capo del governo. Un ragazzo 32enne, universitario fuori corso che non ha mai avuto un lavoro regolare, è ministro del lavoro e dello sviluppo economico. Un ex “comunista padano”, con diploma classico, università di scienze politiche e poi storiche non finita, da sempre in politica con la Lega di Umberto Bossi, con idee xenofobe se non razziste, amico di Le Pen, è ministro dell’interno.

Questi tre guideranno il nuovo governo. Conte, Di Maio, Salvini. Il primo è di fatto un prestanome, un “esecutore”, come è stato chiamato, colui che firmerà le carte, che detterà gli ordini formulati dagli altri due. Che tipo di governo sarà?

Condivido in parte l’analisi di Gianni Barbacetto del Fatto quotidiano, che copiaincollo con le mie osservazioni in corsivo. LG

“E ora i gemelli diversi dovranno dimostrare che cosa sono capaci di fare. Aspettiamo i fatti. Sono stati costretti dai numeri a fare un governo insieme, benché siano alternativi. Li unisce quella cosa potente che gli avversari chiamano “populismo”, ma che è la carica anti-establishment che ha attirato su di loro i consensi di chi ancora spera nel cambiamento. Li divide tutto il resto, la loro storia politica, i loro programmi, perfino lo stile personale. Il Movimento 5 stelle diLuigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini hanno comunque dato vita insieme al governo guidato da Giuseppe Conte.

Il loro stile personale non è poi tanto diverso. Non sono alternativi: il M5S non volendosi presentare alle elezioni in coalizione con altre liste è inevitabile che per governare si debba alleare con forze politiche in apparenza alternative. 

Che cosa faranno? Riusciranno a non deludere le speranze di chi li ha votati? Lo vedremo nei prossimi mesi. Ci sembrano sciocche (e in alcuni casi in malafede) le critiche preventive di chi dice: “È un governo di destra”, avanzate da chi ha sempre fatto politiche di destra con il risultato di aver fatto quasi sparire la sinistra dalla scena italiana. E da chi (il Pd di Matteo Renzi) ha rifiutato un accordo “socialdemocratico” con i Cinquestelle e ora grida al fascismo. Più coerenti quelli del “fronte repubblicano” contro il “populismo”: gettino la maschera socialdemocratica e facciano un super-nazareno dei poteri contro il popolo.

Dire che il governo del Pd abbia sempre fatto politiche di destra è francamente eccessivo. Che non siano state di sinistra, passi, ma tutte di destra è del tutto eccessivo. Nessuna legge varata dal governo Renzi, per dire, può essere considerata più di destra della Flat Tax che il nuovo governo si riserva di fare. L’accordo con i 5stelle è stato rifiutato dal Pd ma le condizioni in cui sarebbe nato, poste dal M5S, erano umilianti, per quanto trattabili. L’idea di un super-nazareno, così come dell’alleanza Pd-Forza Italia è propaganda. Il Fatto ha trasformato un incontro di Renzi con Berlusconi volto a cambiare la Costituzione in inciucio e da allora ha sempre paventato, in modo propagandistico una possibile alleanza Renzi-Berlusconi. Sarebbe ora di finirla con questa farsa.

Detto questo, il governo che nasce è un ircocervo. Il “nuovo” e il “vecchio” mischiati insieme. Il programma promette interventi molto progressisti su beni comuni, lotta alle disuguaglianze con il reddito di cittadinanza, contrasto alla corruzione e all’illegalità dei colletti bianchi. Danilo Toninelli alle Infrastrutture è un ministro finalmente estraneo alle lobby dei costruttori e potrebbe dire no alle grandi opere inutili.

Oltre che estraneo è totalmente incompetente nel settore.

Sergio Costa all’Ambiente è quello che ha indagato e scoperto “la terra dei fuochi”. Alfonso Bonafede alla Giustizia promette (parole del magistrato Sebastiano Ardita) “il primo governo che non attenta all’indipendenza della magistratura”.

Riportare il giudizio di chi dice che sarebbe il primo governo che non attenta alla indipendenza della magistratura è dare un giudizio esageratamente negativo di tutti i governi passati: ancora propaganda grillina. Loro sarebbero i diversi, gli unici giusti, gli unici dalla parte degli italiani ecc. Anche basta.

Insieme a questo, ci sono preoccupanti pulsioni di destra. I proclami xenofobi del neoministro dell’Interno Matteo Salvini, gli asili nido gratis solo per gli italiani, il far west della difesa fai-da-te con licenza di uccidere, la flat tax che aumenta le disuguaglianze ed è un regalo ai ricchi. “Vecchi” anche alcuni dei personaggi entrati nel governo.Paolo Savona, agli Affari europei, che inneggia al passato delle sue azioni illegali e semigolpiste stile Gladio, raccontando di aver fatto parte di una struttura clandestina (Op) pronta nel 1963 a occupare, in caso di insorgenza, la sede Rai di Genova. Giovanni Tria, all’Economia, vecchio socialista craxiano non pentito, collaboratore di Renato Brunetta.

Elisabetta Trenta, agli Esteri, interna agli ambienti dei circoli internazionali e dei servizi segreti, con legami con società che impegano contractor (cioè mercenari). Lorenzo Fontana, alla Famiglia e disabilità, il quale crede che le unioni gay “cancellino il nostro popolo” e che “la prima causa di femminicidio nel mondo sia l’aborto”. Enzo Moavero Milanesi, agli Esteri, ministro per tutte le stagioni, che in passato non è riuscito neppure a contare fino a 14 per portare a Milano l’Agenzia europea del farmaco (era necessario il voto di 14 Paesi europei, si è fermato a 13).

Che cosa produrrà l’ircocervo? A volte i “buoni” non mantengono le promesse e i “cattivi” non realizzano le minacce (ricordate che Roberto Maroni da ministro dell’Interno attuò la più grandesanatoria per gli immigrati clandestini mai realizzata in Italia?). Dunque stiamo a vedere. Lasciamo il tifo alle opposte tifoserie e aspettiamo i fatti, senza sconti per nessuno.

Senza sconti per nessuno? Finora voi del Fatto avete insultato Salvini (cazzaro verde), Berlusconi (delinquente naturale), Renzi (di tutto di più), tutti tranne i 5stelle, gli unici che trattate con rispetto e di cui ridimensionate i misfatti sono i 5stelle (Di Maio che chiama la piazza il 2 giugno contro Mattarella solo per questo andrebbe considerato un politico pericoloso molto più di Renzi e Salvini), quindi sarebbe davvero ora che la finiste di fare sconti al M5S. LG 

Da http://www.giannibarbacetto.it/2018/06/02/prime-considerazioni-sul-governo-ircocervo/

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