di Marta Cutugno
Cordofono composto della musica tradizionale dell’Europa orientale, il cimbalom – detto anche zimbalon – mantiene ad oggi due diverse versioni: una meno ricercata e più primitiva, che viene suonata, priva dei piedi, nelle campagne e nelle zone limitrofe; l’altra più elegante, da concerto, fornita di piedi di sostegno e dalla base intarsiata e/o decorata. (Foto a destra: dreamstime.com)
Il cimbalon è molto conosciuto in Ucraina e soprattutto in Ungheria tanto da essere spesso appellato “salterio ungherese”. Le corde, che sono sistemate parallelamente alla cassa armonica, possono essere pizzicate o percosse da bacchette rivestite di cotone. Le sue sonorità sono dolcissime ed eteree. Il cimbalon ha stregato diversi compositori del Novecento che non hanno esitato nell’impiegarlo in alcune famose opere come la Háry János Suite di Kodály o le Danze Rumene di Bela Bartók ma anche in Stravinskij, Debussy, Boulez, Kurtag e Stockhausen.
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