Comunicato Stampa: Uno spazio teatrale per la città: al Clan Off riparte una nuova intensa stagione tra laboratori e spettacoli
Una nuova stagione teatrale, otto appuntamenti in cartellone, quattro prestigiose anteprime e due fuori programma, tre diversi laboratori e una rassegna per i più piccoli, per aprire il teatro alla città, coinvolgere un pubblico trasversale ed emozionare attraverso la parola drammaturgica.
Dopo un primo anno intenso, ritorna la stagione realizzata dall’associazione culturale “Clan degli Attori”, con la direzione artistica di Giovanni Maria Currò e Mauro Failla ad animare lo spazio “Clan Off” di via Trento, presentata in conferenza stampa mercoledì pomeriggio.
«È stato un lavoro impegnativo ma siamo molto felici d’aver portato a compimento questo ambizioso progetto: nel suo primo anno il teatro Clan Off ha accolto tantissimi spettatori il cui entusiasmo e presenza ci ha particolarmente sostenuto – racconta Mauro Failla – La nuova Stagione è stata concepita come una piena apertura verso quanto di meglio il teatro contemporaneo propone: un appassionante percorso artistico in cui esperienze teatrali e personalità di spicco del panorama nazionale si intrecceranno in un dialogo con il pubblico di grande portata per confermare la scelta di una forte e significativa presenza della drammaturgia contemporanea insieme ad una costante ricerca di intense collaborazioni con compagnie ed artisti di livello nazionale (moltissimi i premi ed i riconoscimenti per ognuno di loro), per offrire così alla città un teatro attento, vivo e di qualità».
«Quando è iniziata questa “folle” avventura non sapevo a cosa saremmo andati incontro ma, una volta partiti, le risposte sono arrivate puntuali – aggiunge Giovanni Maria Currò – la soddisfazione più grande è stata quella di vedere persone anziane che con profondo interesse hanno affollato il nostro spazio, apprezzando uno dopo l’altro gli spettacoli. Poi, quando ho capito che tra i nostri avventori, c’erano persone che per la prima volta si accostavano al mondo del teatro, il mio cuore si è riempito di gioia. Arrivavano puntuali nel nostro spazio settimana dopo settimana, tra uno spettacolo e l’altro si informavano con mail, telefonate, venendo di persona a trovarci, con la frenesia dell’attesa che dovrebbe essere prerogativa dei bambini. Ho capito davvero anche l’importanza sociale che uno spazio come il nostro ha nella nostra città. Se ogni rione di Messina, avesse uno spazio come il Clan Off Teatro, non ci sarebbe concorrenza, ci sarebbe soltanto più cultura e civiltà».
La nuova stagione imbastita da Failla e Currò quest’anno vede la collaborazione della Rete di drammaturgia contemporanea Latitudini ed anche del SabirFest. «Rete Latitudini – spiega il presidente Gigi Spedale – ha sostenuto fin dalla nascita questo coraggioso e generoso piccolo grande Teatro. Auspichiamo che l’esempio di Mauro e Giovanni sia seguito da altri che abbiano a cuore sinceramente la diffusione della Cultura teatrale nella nostra Città. Allo stesso modo stiamo seguendo e supportando simili realtà sparse in tutta la Sicilia, coordinandone la programmazione e produzione per massimizzare i risultati con economie di scala. Confidiamo in un maggior interesse e sostegno da parte delle, a volte farraginose e ingombranti Istituzioni».
ANTEPRIME
Si comincia con quattro appuntamenti in anteprima ed in collaborazione con il SabirFest: giovedì 5 ottobre “Doppio legame” di Maria Pia Regoli e Salvatore Zinna, anche interprete, con la regia di Federico Magnano San Lio: una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone. La storia tragicomica di Enzuccio, pentito privo di credibilità e uomo che non conta nulla; piccolo, diseredato, brutto, cattivo, che rappresenta la sua paradossale ricerca di giustizia e dignità in un mondo dove “essere qualcuno equivale a mentre essere nessuno equivale a non essere”. Venerdì 6 ottobre “Fanculopensiero – Stanza 510”, liberamente ispirato al romanzo (Fanculopensiero) di Maksim Cristan con Ippolito Chiarello, regia Simona Gonella, drammaturgia Michele Santeramo, uno spettacolo che nasce dal forte desiderio di parlare del disagio cui spesso ci si trova a far fronte quando ci sembra di aver perso la capacità di distinguere ciò che realmente si desidera essere e si vuole fare da ciò che, in qualche modo, si fa perché imposto o perché conseguenza di una incapacità di dire i no giusti al momento giusto. Il 7 ottobre, l’attore, drammaturgo, cuntista e regista trapanese Gaspare Balsamo propone “‘U Ciclopu, Giufà e Firrazzanu”. Balsamo torna a Messina con uno spettacolo di cunto liberamente ispirato al libro IX dell’Odissea, a cui intreccia, attraverso una drammaturgia originale scritta e orale, alcuni racconti tipici della narrazione siciliana. Il giorno successivo, l’8 ottobre, sarà la volta del premio Ubu Saverio La Ruina, il drammaturgo calabrese, fondatore insieme a Dario De Luca della compagnia Scena Verticale di Castrovillari, propone “Italianesi”, (Nomination Premio Ubu 2012 “Migliore testo italiano”), intenso monologo che indaga la condizione di estraneità degli italiani, migliaia tra soldati e civili che, alla fine della seconda guerra mondiale, rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Una delle tante pagine della “piccola” storia, quasi dimenticata nel fluire degli eventi della “grande” storia, raccontata dal punto di vista di un uomo che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime.
Unica replica per i quattro appuntamenti teatrali che, eccezionalmente, si terranno presso la Scalinata del Monte di Pietà di Messina con inizio alle ore 21:30.
LA STAGIONE
La stagione prenderà il via con i consueti tre appuntamenti (sabato alle 18.30 ed alle 21:30 e domenica alle 18.30) al Clan Off in via Trento 4, il 28 e 29 ottobre 2017 con “Mari/Age”, scritto e diretto dal palermitano Rosario Palazzolo, con Delia Calò, Viviana Lombardo, Sabrina Petyx, Dario Raimondi, una produzione TMO (Teatro Mediterraneo Occupato, Palermo) con teatrino controverso. La storia di una festa di matrimonio sui generis, nel cuore di Palermo, la sposa, Samantha, piena di speranza, vive le nozze come un’opportunità per migliorare la propria vita ed è innamorata, senza essere ricambiata, di quel Girolamo che sta al suo fianco e che tenterà, con i pochi mezzi a sua disposizione, di controbattere le due cugine, Fatima e Rita, due signorine perfettamente a loro agio nel ruolo di mantenitrici di un equilibrio malsano.
Il 18 e 19 novembre “Fidelity Card”, di Nella Tirante, in scena insieme al giovanissimo GianMarco Arcadipane, regia di Roberto Bonaventura, spettacolo vincitore dei Teatri del Sacro 2017. La storia di un ragazzo speciale che trascorre le sue serate sul balcone di casa ad osservare un mondo perfetto che gli sembra irraggiungibile. La madre, in camera da letto, prega e attende il miracolo per il figlio, una sorta di premio per la sua “fidelity card”. Una riflessione, sulla disabilità o meglio “specialità”, sulla fede e sull’accettazione.
Il 2 e 3 dicembre in scena “Due passi sono”, spettacolo con cui la compagnia Carullo-Minasi si è imposta all’attenzione nazionale, conquistando il Premio Scenario per Ustica nel 2011, una produzione Carullo-Minasi e il Castello di Sancio Panza. In scena due piccoli essere umani, Cristiana Minasi e Giuseppe Carullo, dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto da cui però troveranno la forza e il coraggio di venir fuori, superando la malattia e la paura di muoversi. Perché bastano due passi…
L’anno nuovo comincia con la storia di “Virginedda addurata”, testo della scrittrice Giuseppina Torregrossa, che, il 13 e 14 gennaio sarà portato in scena da Egle Doria e Francesca Vitale, regia Nicola Alberto Orofino. Che succederebbe se potessimo leggere nei pensieri dei Santi, che fissano chi li invoca immobili e impassibili nelle loro statue e immaginette, apparentemente condiscendenti a tutto quanto esca dalle bocche dei fedeli? Torregrossa si pone un simile dubbio-enigma in Virginedda Addurata (Vergine Adorata), e per creare una riflessione sul tema dà vita ad una diretta interessata: Santa Rosalia, patrona di Palermo.
Il 17 e 18 febbraio invece l’attrice Lucia Sardo, nota al grande pubblico come madre di Peppino Impastato nella pluripremiata pellicola cinematografica di Marco Tullio Giordana “I cento passi” proporrà “Concettina – storie di cuore e di pietà”, di Aurora Sardo regia di Marcello Cappelli con Lucia Sardo e Marcello Cappelli.
Il 24 e 25 marzo “Taddrarite” (pipistrelli), atto unico, premiato al Roma Fringe Festival 2014 come miglior spettacolo, migliore drammaturgia e migliore attrice, scritto e diretto da Luana Rondinelli che dopo aver ammaliato il pubblico del Clan Off lo scorso anno con “Giacominazza”, torna adesso con “una storia focosa e crudele”. In scena Rondinelli con Giovanna Mangiù e Silvia Bello per una vicenda di donne succubi, schiave, “sciroccate”, che però non cadono sconfitte, grazie alla chiave dell’ironia, dell’istinto e dei sorrisi amari, tra parole sussurrate, senza prepotenza e con l’ingenuità e la tristezza delle donne.
Il 14 e il 15 aprile invece in scena Fabrizio Ferracane con “Orapronobis”, testo e regia di Rino Marino, produzione Compagnia Marino/Ferracane Sukakaifa // TeatrUsica A.C. Un monologo condotto con struggente intensità da Ferracane (attore di teatro, fiction e cinema, protagonista del pluripremiato film di Francesco Munzi “Anime nere” tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco), la storia di un pover’uomo, un residuo d’umanità “malata”, che al cospetto di un alto prelato (incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio), si scioglie un lamento disperato, che si alza come una preghiera profana, in un siciliano arcaico, che si fa violenta invettiva, spietato atto d’accusa alla corruzione e al “sacrilegio” del potere ecclesiastico, in una struggente antitesi tra sogno e realtà.
A chiudere la stagione, il 5 e il 6 maggio, una produzione Clan degli Attori: “Amigdala”, con Orazio Abate, Kasia Albrecht, Nino Cosenza, Piera Costantino, Manuela Smeriglio, con la partecipazione degli allievi del laboratorio di recitazione del Clan Off Teatro. Costante del vivere umano, individuale e collettivo, la paura è un sentimento che accomuna tutti: ci permette di reagire, fortemente, alle avversità della vita. In questo spettacolo, fatto di immagini, suggestioni e parole, gli attori esplorano quei momenti del vissuto in cui l’essere umano si trova a doversi confrontare con quelle situazioni che sfuggono al controllo della ragione.
FUORI PROGRAMMA_Date da definire
“Malagrazia” uno spettacolo di Phoebe Zeitgeist in collaborazione con Evoè, Rovereto / Teatro Civico 14, Caserta / Teatro Rossi Aperto, Pisa / AltoFest, Napoli, drammaturgia di Michelangelo Zeno ideazione e regia di Giuseppe Isgrò. Due fratellini orfani alle prese con le paure dell’infanzia, il desiderio di diventare grandi e la solitudine del volo; si inventeranno mondi passati e presenti, alle prese con pestilenze immaginarie e doveri di stato, fino alla ricerca ultima delle loro origini. In un territorio sospeso, animato da presenze affilate e pericolose, attraversando situazioni cangianti e identità impossibili e dolorose, ciò che resta a queste creature isolate per andare avanti, non è altro che il desiderio di un’identità che plachi le eterne tensioni fra l’alto e il basso, fra il superno e l’infimo. Fino alle tragiche istanze finali.
Teatro Gamma di Catania proporrà “Diario intimo di una cameriera” di Octave Mirbeau, regia di Gianni Scuto, con Barbara Cracchiolo, Alessandro Gambino, Domenico Maugeri, Antonella Scornavacca Teatro Gamma Catania; le vicende di una cameriera, osservatrice lucida, implacabile e voluttuosa di una borghesia ipocrita e corrotta: consapevole del proprio fascino erotico, la calcolatrice Célestine lo sfrutta per soggiogare i padroni, rifacendosi così delle umiliazioni che è costretta a subire, non esitando a infliggerne quando sarà lei a trovarsi in una posizione di potere.
TEATRO RAGAZZI E LABORATORI
In programma anche “BimbialClan” una rassegna di cinque spettacoli per i più piccoli. Il teatro Clan Off è anche la casa di tre diversi laboratori di teatro: “EmoAzione – gli strumenti dell’attore”, laboratorio di avviamento alla recitazione a cura di Clan degli Attori condotto da Mauro Failla e Giovanni Maria Currò, “C’era una volta e una volta non c’era”, laboratorio di teatro per bambini (5 – 10 anni) a cura di Eleonora Bovo, “Zonamatta” laboratorio di teatro per ragazzi (11 – 15 anni) a cura di Monia Alfieri.
ASSOCIAZIONE CULTURALE CLAN DEGLI ATTORI
Sede legale CLAN OFF Teatro – Via Trento, 4 98122 – MESSINA partita iva 03324210834
info@clandegliattori.it – www.clandegliattori.it