“Camminando sull’ipotenusa” è un bel libro appena uscito per Marco Saya Edizioni che continua a pubblicare libri di altissimo livello. Vi ripropongo qui ciò che appare in quarta di copertina. L’ipotenusa è la cosiddetta “linea tesa sotto” , ciò che è opposto all’angolo retto. Immaginiamo quindi uno scrivere oppositivo ma, al contempo, struttura integrata di una grande figura geometrica. Il dettato principale della Caputo scorre teso, tra scene di interrogativi quotidiani e algebra dei sentimenti. Opera prima ma densamente matura. L’autrice è veramente “un’ape ferma sul sigillo della finestra” e disegna traiettorie trigonometriche insolite, con luoghi che si fanno nello stesso attimo cornice ed espressione principale. Una camminata benefica nel lato lungo della poesia dove “ gli anni …cambiano la faccia con l’esattezza della matematica” all’autrice ma restituiscono e mostrano, al lettore, l’angolazione precisa della buona scrittura.
Alcuni testi tratti dal libro :
dietro l’occhio del giorno tutto è fermo
gli interrogativi distendono curve ansiose
le lancette si arrestano alle cerniere del sonno
eppure questa linea di silenzio non è pace
ma dio lo sa che sono in questo letto?
io non gliel’ho detto
perché il mio pregare è muto come tutto il resto
ma la ragione per cui il tempo
si ferma nelle mani io non l’ho capita
tutti si incamminano lungo l’ipotenusa c’è ne una pure sotto il mio cuscino
ma la mia strada non è dritta
è come questo silenzio che si espande
nella matita senza punta nei rotolii delle albe
nelle cuciture tese dei vestiti
non me l’hanno mai detto, nemmeno dio,
ma io sono un’ape ferma sul sigillo della finestra
Nella voce del buio hai
Detto che vuoi un figlio:
per perpetuare noi.
E il tuo amore rauco nel petto
– come quegli alberi pieni di
luce sul ciglio del mare –
ha tremato sulle mie longitudini.
Il frutto del nostro amore
avrà pazienza d’ape
dal mio grembo andrà
di bocca in bocca
nonostante la paura che
innerva le mie fronde.
L’angolo del giorno si è aperto alle stelle
l’anima è incinta del tuo stupore delicato.
Io attendo.