Di non facile catalogazione la forma-poesia di Alessandra Greco, perchè dunque confinarla o ridurla a un qualsiasi „genere“? La bellezza della contaminazione è pregnantemente viva. Uno stu
dio ininterrotto, un germe in movimento, un guizzo pluridinamico e polilinguistico, emerge dalla stagnazione generica. Abbattimento dello stallo semantico e vi assicuro incanto nell’ascolto sinestetico.
(25 decibel è un sussurro)
le stelle cadono dell’inchiostro lo stilo meticoloso cadono sulla pelle come punti vuoti la porta si chiude come una grande croce le strutture hanno domini complementari la stella neve la neve manifesta tutto in perfettissimo silenzio quando è il segno che hai paura di morire cosa dicevi? vieni nel mio buio più profondo le stelle cadono dentro uno spazio bianco non c’è alcuna sovrapposizione cadono in scie fanno un piccolo lago di lisci ami a lato la testa l’anello l’universo gocce acustiche tenute in un’unica perla parole discontinue rescissioni secondo settimo primo terzo taglio affondi però tutti di ammirazione e di affezione in direzioni invertite e polari abbacinanti e seduttrici che era buia la notte che tu mi chiedevi se andava tutto bene in onde ai bordi dei foglietti temporali preparando oltre l’insidia quelle stelle morenti e un netto concorso di luci la chioma scintillante degli alberi in aprile o come si apre un fiore secondo consonanze l’albero genealogico occupa un foglio e le spiegazioni gli altri due senza guardare fa osservare: le radici continuano a crescere viste da un’altra angolazione il naufragio della voce nell’aria lo smisurato ingrandire dei suoni nei luoghi chiusi il vetro poroso tempo dentro un cannone la dimensione degli spazi in questi astri contenuti quindicesima notomia di un suono all’orecchio
II.
(scrizione che il cervello sia uno spazio geografico e architetturale)
lla piccola sfenoide incisura del rostro lacrimale the female nude drawing faces & expressions ove scorrere diluito ipermnesico medizin und plastik nervo che si fa cristallo sfera sul labbro superiore e al di sopra degli angoli boccali diradare et de la duplicité monstrueuse avec planches coloriées de anditu et olfactu borgo spinae praeparate cerea campo cutaneo di proiezione di tutti i centri remoti icones oculi humani il punto alla sera non viene all’esterno ma solo al mattino trascina rariora artifiziale e le sue pareti dilatano e si restringono matutinus occorre pensare alleanza in astri organorum fabrica autem catoptrum microcosmicum de lactibus sive lacteis venis microcosmi in laminis aereis et ecce foramen unum in pariet liquido ostendens l’impulso a correre dei venti pone davanti questa immagine lembi di fondo della ragione un circolo in un più grande circolo svanire in plain view parola in ordine suffuso in start ci sono lacrime nelle cose fin dove continua corr
in questo modo la sua rapidità diventa normale da uno spazio vuoto nel quale siamo svegli
III.
(giorno#X)
il livello strada risplende le schegge dell’asfalto sono bagnate di pioggia infatti fuma splendente vapori iris come quando emette con le labbra un respiro e sospirando si intensificano le sofisticate luci delle griglie di viaggio del segnale di velocità/modifica# il ritrovo# la funzione della vita tendenzia/sintesi# in atmosfera tutta contenuta attraverso dietro luna all’interno parato un lembo del lenzuolo avanza dal letto una sorta di immagine fuori campo un suono fuori campo che passa dietro la testa e verticali distende albedo inis candor oris dove il linguaggio si muoveva da solo
N.D.A.
Gli inediti qui proposti sono tratti da studi in fieri (2012/2016), sviluppati intorno alla silloge La memoria dell’acqua_Grésil sur l’eau pour faire des ronds (2013), riuniti in un lavoro più ampio fondato su ragionamenti inerenti l’udito, la vista e la liquidità.
All’interno di tale lavoro, che si vorrebbe costruito come una mappatura, sono raccolti testi principali, da cui derivano e a cui si riferiscono testi minori relati, che riprendono o sviluppano in dettaglio alcuni concetti.
Gli inediti proposti qui, derivano da due di questi testi principali originari e sono proposti qui secondo una modalità che tendo ad osservare (non sempre, ma volentieri), riferendo i testi a tre modi di esplorare aspetti della realtà o della memoria.
Uti lizziamo tre parole per descrivere i fatti della memoria: ricordare, rimembrare, rammentare. Queste si riferiscono ad altrettanti ambiti:
_ricordare /corda, cuore/: ← ambito emotivo-evocativo
_rimembrare /membra, corpo/: ← ambito fisico-fisico percettivo
_rammentare /mente, intelletto/: ← ambito analitico-filosofico
Nel complesso della scrittura, nel corpo del lavoro, questa modalità si potrebbe anche riferire a una sorta di sinestesia psicologica, che soggiace a tutto il lavoro e, normalmente, al mio modo di intendere un testo, una scrittura poetica, come qualcosa che è alimentata da una lingua che proviene da ogni luogo dell’intelletto (anche fisico), e che è per sua natura evocativa (etimologia: ← dal lat. evocāre, comp. di ĕx- ‘fuori’ e vocāre ‘chiamare’; propr. ‘chiamare fuori’, quindi ‘evocare, richiamare’). Rende possibile trattare il sensibile come dato.
Questi inediti vorrebbero essere riferiti rispettivamente a:
(25 decibel è un sussurro) ← ricordare /corda, cuore/: emotivo-evocativo
(scrizione che il cervello sia uno spazio geografico e architetturale) ← rimembrare /membra, corpo/: fisico-fisico percettivo
(giorno#X) ← rammentare /mente, intelletto/: analitico-filosofico
Nel secondo inedito proposto (scrizione che il cervello sia uno spazio geografico e architetturale), vi sono rimandi ad antichi trattati di anatomia, in particolare: 1627, Gaspare Aselli, De Lactibus Sive Lacteis venis; 1619, Johan Remmelin, Catoptrum microcosmicum. Soprattuto quest’ultimo affascinante per come è stato concepito.
Alessandra Greco è nata a Roma, 1969. Vive e lavora a Firenze.
Couplets, testi e voce Alessandra Greco, sonorizzazioni Luca Rizzatello, 2016.
https://soundcloud.com/couplets
La memoria dell’acqua_Grésil sur l’eau pour faire des ronds, silloge inedita, 2013.
Opera Prima Poesia 2.0, 2014, http://www.poesia2punto0.com/2014/07/12/opera-prima-2014-finalisti-la-memoria-dellacqua-alessandra-greco/
Un estratto dalla silloge: http://eexxiitt.blogspot.it/
Press Soundtrack_Colonne sonore dalla cronaca, racconti brevi, ed. QC n° 25, Genova, 2012.
Un estratto dai racconti: http://www.nazioneindiana.com/2013/07/19/drive/
Ryar Web Radio, puntata n° 26 del 23 ottobre 2013, un ampio estratto dai racconti nella trasmissione Scritti Parlanti condotta da Stefano Ferrara, voci di Stefano Ferrara e Claudia Fratarcangeli: http://podcast.ryar.net/scrittiparlanti.html