La manifestazione a Roma contro la sindaca Raggi non è stata organizzata dal Pd (anche se erano presenti alcuni esponenti), è stata spontanea, perché molti comuni cittadini (che avevano votato la Raggi) sono accorsi dopo l’appello di 6 donne, che non hanno incarichi di partito. Molti elettori della Raggi, semplicemente, non ne possono più della sua amministrazione. E pure io non ne posso più di sentire i grillini scaricare la responsabilità dei loro governi sui governi precedenti. Prodi e Berlusconi si sono alternati per 20 anni, nessuno ha governato per più di 5 anni di seguito e il debito pubblico che hanno ereditato risale al pentapartito della Dc e del Psi, però nessuno, né FI né l’Ulivo, ha continuato a dare le colpe ai vecchi partiti che hanno governato l’Italia fino alla fine del Novecento. Cosa vogliono i 5stelle? Governare per 20 anni di seguito e da soli, come al tempo della dittatura fascista, prima di prendersi la responsabilità dei risultati che hanno? LG
Sul blog dei Cinque Stelle, uno dei partiti che ci governa, arriva la fatwa contro “Repubblica”: “Non la comprate più, meglio dare i soldi in beneficienza”. Cosa abbiamo fatto di tanto grave? Semplicemente abbiamo raccontato quello che abbiamo visto e che a loro non piace. Migliaia di cittadini romani sabato mattina si sono riuniti in piazza del Campidoglio. Gruppi di amici, chi con il cane, chi con la bicicletta, chi con il figlio piccolo sulle spalle, rispondendo ad un appello fai da te apparso sui social. La protesta è contro il degrado di Roma, capitale umiliata, ferita, irriconoscibile. La protesta è, va da sé, per responsabilità oggettiva, contro chi amministra la capitale, e cioè contro Virginia Raggi. Manifestazione senza bandiere di partito e uno slogan: “Roma dice basta”. Dalla piazza arriva la richiesta di dimissioni.
La sindaca si innervosisce e, a sera, quando anche le televisioni straniere parlano dell’evento, liquida con disprezzo l’assembramento sotto il “ suo” Palazzo e insulta chi lo ha animato: “Era il Pd mascherato, sono gli orfani di Mafia Capitale”. Protesti contro la sporcizia, l’incuria, chiedi “una città più vivibile, inclusiva, solidale”? Per la Raggi sei solo un mafioso al soldo del Pd. E il Movimento la appoggia, entrando a gamba tesa nel merito del nostro lavoro. A prova della “parzialità” del giornale c’è, secondo loro, la foto della folla in Campidoglio in prima pagina sull’edizione romana.
Non era un raduno sedizioso. In piazza del Campidoglio c’erano romani che amano Roma e si vergognano di come è ridotta. C’è ancora il diritto di parola, il diritto di manifestare, il diritto di scrivere? O valeva solo ai tempi di Alemanno e Marino, quando erano i grillini a protestare?
E’ evidente che questo atteggiamento e queste reazioni scomposte rivelano una profonda insipienza, una non conoscenza dei principi liberali nati ai tempi della Rivoluzione francese e ripresi dalla nostra Costituzione. La libertà di stampa va sempre tutelata, che piaccia o no.
Fa sorridere, per la sua disarmante inadeguatezza, la contestazione sulla scelta di mettere a piena pagina una foto della manifestazione. Migliaia di persone sotto il Campidoglio non sono una notizia? C’era qualcosa di più importante, qualche impresa della giunta Raggi che noi non conosciamo e abbiamo trascurato? Le notizie si pubblicano forse in base all’algoritmo della Casaleggio Associati? E cosa vuol dire l’accusa di essere “parziali”? Non esiste un’informazione super partes. In questo Paese ci sono sensibilità e letture diverse (meno male). L’importante è raccontare i fatti con onestà intellettuale. Ma, evidentemente, a Di Maio, Casaleggio, Grillo e i loro associati la stampa libera non piace. Piccoli Orban crescono.
https://www.repubblica.it/politica/2018/10/28/news/la_fatwa_contro_repubblica_l_ennesimo_attacco_alla_liberta_di_stampa-210259608/