Pensavo fosse amore e invece…

La nuova posta del cuore di Janis Joyce

Il vostro lui non si fa sentire da due settimane? La vostra lei dice che siete petulanti? No problem! Janis Joyce è qui per voi. Carteggi Letterari è lieta di inaugurare la nuova collaborazione con una fra le più grandi esperte italiane e mondiali negli affari di cuore. Per poter comunicare con l’autrice e sottoporle i vostri interrogativi in campo sentimentale scrivete alla redazione di Carteggi, direttivo@carteggiletterari.it, all’attenzione di Janis Joyce – Rubrica Pensavo fosse amore e invece…

Per farvi capire di che si tratta, iniziamo con il pubblicare una lettera e una risposta della precedente rubrica di Janis per Interno due.

 

P. S. Vi aspettiamo.

 

 

LETTERA 1. ALESSIA.

 

Cara Janis,

sono Alessia e ho 32 anni, vivo in un paesino del nord di cui, per ovvi motivi, preferisco non rivelare il nome. Lavoro nella ditta di mio padre, ho da poco una piccola casa tutta mia, ho qualche buon amico, adoro cucinare e leggere. Leggo di tutto e potrei non fare altro per giorni. Amo molto la narrativa americana e mi sto appassionando da poco di quella italiana. Amo molto anche i saggi, di ogni tipo: astronomia, astrologia, cucina, psicologia, spiritualità. Mi ritengo una ragazza abbastanza carina, stando a ciò che mi dicono gli amici, sono simpatica, socievole e piuttosto equilibrata. Ho i miei momenti down ma, chi non li ha? Non sono una maniaca dell’estetica, vado qualche volta dal parrucchiere, due o tre volte all’anno dall’estetista, un paio di volte a settimana vado a correre. Negli anni ho sviluppato un mio sistema di idee e ideali ai quali amo tenere fede, detesto chi cambia idea troppo spesso, chi non percorre una strada fino in fondo e chi si prende gioco degli altri. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione ho avuto un momento di smarrimento e sono andata da uno psicoanalista per qualche anno. Un’esperienza che mi ha decisamente cambiato la vita. Ho scoperto cosa si nascondeva nel mio profondo e ora gestisco meglio le mie emozioni. Il problema (vengo al dunque ma le premesse, come capirai, sono necessarie) è che ho delle difficoltà a trovare l’uomo della mia vita, quello che mi fa perdere la testa. Ho avuto molte storie ma tutte piuttosto mediocri; gli uomini con cui sono stata erano persone intelligenti, ironiche, accoglienti e affidabili ma nessuno di loro aveva fascino. Ultimamente mi capita spesso di innamorarmi di uomini molto intriganti, intellettuali, artisti, persone fuori dagli schemi, dense di pensieri lontani dai soliti luoghi comuni. Purtroppo nessuno di loro mi ha mai prestato attenzione. Mi chiedo: bisogna sapersi accontentare? Passare gli anni della propria vita in buona compagnia, con amori tiepidi? Perché ho in destino questa mediocrità d’amore? Se mi innamoro di persone di un certo spessore, se solo loro mi fanno girare la testa, perché io a loro non interesso? E per il solo fatto che a loro non interesso devo scendere a compromessi con il mio cuore? O restare zitella a vita, magari!

Grazie Janis dell’attenzione e della disponibilità. Spero mi risponderai presto

Alessia

 

Cara Alessia,

premesso che ritengo lo zitellaggio a vita una condizione tutt’altro che disdicevole, vorrei invitarti a considerare che i tuoi 32 anni sono ancora tenera età di questi tempi. Non disperare, quindi. Né per la condizione anagrafica, né per quella sociale. Inoltre, se ti può essere di incoraggiamento, ho la quasi certezza che per la maggioranza delle donne non avere né marito né figli tra i piedi possa rappresentare un lusso che allunga la vita. Ma non è di questo che vogliamo parlare, giusto? Trovare l’uomo affascinante che ci renda felici è il sogno di ogni ragazza e legittimamente tu reclami il tuo. Bene, posso dirti fuori dai denti che è un sogno peregrino? Scusa la franchezza, ma questo è un concetto al quale tengo molto e che trovo imprescindibile chiarire prima di addentrarmi in qualsivoglia altro argomento. Ora, con molto piacere, vengo a esaminare la tua situazione punto per punto:
1. vivi in un paesino del nord. Consiglio spassionato: trasloca.

  1. lavori nella ditta di tuo padre. Consiglio spassionato: cercati altro.

Lo so che sono tempi duri, ma un briciolo di esperienza che ti consenta di stilare uno straccio di curriculum te la sarai pur fatta? O no? Se no, dammi retta, chiedi aiuto a qualche amico o cliente di papà. Perché se è vero che l’abito non fa il monaco, è tuttavia provato che l’ambiente forgia i caratteri e i destini. Quindi, alla larga da papi (ma l’analista te l’aveva mai detto? In caso negativo, cosa ci sei andata a fare?)

  1. hai una piccola casetta tutta tua (me cojoni! direbbero a Roma). Consiglio spassionato: vendila.

Con l’aria che tira rischi che le tasse ti riducano in polpette. Voglio dire, se possiedi quell’abitazione sola, niente conto all’estero e nemmeno santi in paradiso, le probabilità di tracollo sono dannatamente verosimili. Una volta venduta la casa, vedrai, ti sentirai più libera di scegliere la città che fa per te. O mica penserai che si nasce in un dato posto per marcirci fino alla morte, vero? No, cara Alessia. Fatti non fummo a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza (cit). Ricercare e migliorarsi: questo il senso vero della vita.

  1. sei carina, simpatica, socievole e piuttosto equilibrata. Vai poco sia dal parrucchiere che dall’estetista. Scusa, ma con queste premesse qui tu credi che un uomo affascinante possa prenderti in considerazione?

Porta pazienza, ma come puoi pensare che i fascinosi posino il loro sguardo torrido su personcine ammodo come te? (e anche qua, scusa se mi ripeto, dall’analista che ci sei andata a fare?)

Ma lasciamo perdere, procediamo e vediamo di chiarirci le idee: se tu è di questi uomini che ti innamori, ti sei mai fatta la domanda cruciale della vita? Ovvero, io chi sono veramente?

Ti sei mai chiesta se dietro le spoglie di Cappuccetto Rosso non si celi una lupacchiotta con desideri e piani ben diversi da quelli che persegui dai tuoi 32 anni?

Pensaci, mia cara. E ricorda, mai accontentarsi di niente nella vita. Anzi, cancella proprio il termine dal tuo vocabolario.

Un abbraccio e, per restare in tema, tanti tanti in bocca lupo.

Tua Janis

 

In copertina una celebre illustrazione di Norman Rockwell.

 

 

 

 

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