Pillole di poesia – Dante Maffia di Ilaria Grasso

di Ilaria Grasso

maffia

Dante Maffia canta la vita intensa. Per lui l’esistenza non è un esercizio semplice e se del duro è presente nella sua poetica è solo perché la pelle con il tempo si è ispessita, ma in profondità. Questo suo modo coriaceo non lo ha però reso insensibile alla vita, anzi il suo pensiero si è fatto più acuto e più veloce. L’autore non fa sconti a nessuno come normale che sia per uno che la vita se l’è guadagnata col sudore della fronte, impegno e grande forza di volontà.

Mi eccitava il suo accento milanese:
aveva qualcosa di fragile e irritante.
Ci nascondevamo dietro gli alberi fitti
o in un fosso. Quando mai avrai
una donna così fresca e pronta
che odora di saponetta?
Lo diceva dilatando le pupille,
orgogliosa e convinta che tutto nascesse
e finisse nella sua persona,
che le donne calabresi
fossero appena bestie per la monta.
A distanza di anni le scrissi
che era ancora più profumata la rugiada
della sua saponetta Palmolive
e che nonostante le docce mattutine
la mia nuova donna profumava di vita.

Da AL MACERO DELL’INVISIBILE – Passigli Poesia


In copertina: Dante Maffia – Foto: Dino Ignani © (Fonte: Comitato Nobel per Dante Maffia).

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