Le altre lingue: Belgio – Serge Delaive

Settimo capitolo della rubrica “Le altre lingue” dedicata al Belgio. Il poeta selezionato da Gabriele Belletti è Serge Delaive. Buona lettura.


Serge Delaive (7)

(Liège, 1965)

Poeta, romanziere e fotografo belga. Inizia a dedicarsi alla scrittura poetica molto giovane. All’Università di Liegi incontra il poeta Karel Logist che fa leggere la sua prima raccolta a Liliane Wouters, raccolta che diverrà, rimaneggiata, Légendaire – da cui sono tratte le due liriche tradotte – pubblicata nel 1995 (Les Éperonniers). Légendaire è il primo libro della trilogia Lunus composta dai successivi Monde jumeau (Les Éperonniers, 1996) e Le livre canoë (La Différence, 2001). Nel 1998 fonda, assieme a Karel Logist, Carl Norac e Carino Bucciarelli la rivista letteraria Le Fram che nel 2000 diviene casa editrice. Per il romanzo Argentine (La Différence, 2009) gli è conferito il premio Victor-Rossel.


Serge Delaive – due poesie
Traduzione di Gabriele Belletti

1.

Une baleine vaque en apesanteur
Son âge s’éloigne du notre
Quand elle émerge dans la région de l’été
Soufflant son triomphe suspendu
Depuis les fjords roux
Jusqu’aux profondeurs marbrées.
Comme il n’est pas de lumière détachée de
sa source
Il n’est pas de mémoire sans faille.
Elle chante ce que nous avons perdu,
Un fumier de secondes frémissantes.

Seul
Le chant des baleines
Est raisonnable

Ni dieu,
Ni maître

*

Una balena procede senza peso
La sua età s’allontana dalla nostra
Quando emerge nella regione dell’estate
Soffiando il suo trionfo sospeso
Dai fiordi rossi
Alle profondità marmorizzate.
Come non v’è luce separata dalla
sua sorgente
Non v’è memoria senza faglia.
Lei canta ciò che abbiamo perduto,
Un fetido scarto di secondi tremanti.

Solo
Il canto delle balene
È sensato

Né dio,
Né padrone


2.

D’autres pharaons seront renversés
Comme il trébucha aujourd’hui

D’autres esclaves élèveront les pyramides
Sans pour autant s’affranchir du sens de l’histoire

C’est pourquoi toi et moi, le scribe
Resterons à l’abri des ruines et de la fumée

Dans cette demeure oubliée dont les uniques maitres
Sont ton parfum subtil et les humeurs du temps

Dans cet espace transitoire où la première voix humaine
Ne nous est pas encore parvenue.

*

Altri faraoni saranno rovesciati
Come lui oggi cadde

Altri schiavi ergeranno le piramidi
Senza tuttavia liberarsi dal senso della storia

È per questo che tu ed io, lo scriba
Resteremo al riparo dalle rovine e dal fumo

In questa dimora dimenticata i cui unici padroni
Sono il tuo profumo sottile e gli umori del tempo

In questo spazio transitorio dove la prima voce umana
Non ci è ancora pervenuta.

[da Légendaire, “Leggendario”, Bruxelles, Les Éperonniers, 1995)


In copertina: Serge Delaive (Foto tratta dal sito Transpoesie).

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