Le altre lingue: Belgio – Anne-Marie Derèse

Quinto capitolo della rubrica “Le altre lingue” dedicata al Belgio. Il poeta selezionato da Gabriele Belletti è Anne-Marie Derèse. Buona lettura.


Anne-Marie Derèse (5)

(Franières, 1938)

Poetessa belga di lingua francese. Dopo una formazione artistica in diversi ambiti (drammaturgia e disegno), inizia a scrivere poesie relativamente tardi, in seguito alla lettura e all’incontro nel 1977 con la poetessa belga Andrée Sodenkamp che diviene per lei vera e propria mentore. Alla sua prima raccolta Nue sous un manteau de paroles (Maison internationale de la poésie, 1980) seguiranno, tra le altre, Un pays de miroirs (Éd. Dieu-Brichart, 1982), Le miel noir (Éd. L’Arbre à Paroles, 1999) e il più recente Femme abyssale (Éd. Le Coudrier, 2012). Tra i tanti riconoscimenti ricevuti ricordiamo il Grand prix de poésie per l’insieme della sua opera assegnato dalla Maison de la poésie di Parigi, nel 2000.


Anne-Marie Derèse – due poesie
Traduzione di Gabriele Belletti

1.

Gémissement d’une racine

Quand je serai dans la terre,
j’entendrai le pas des hommes,
les sabots des chevaux.

Le gémissement d’une racine
m’ouvrira à l’amour,
mercure chauffé,
je monterai dans le sève de l’arbre.

Je connaîtrai des douceurs de feuilles.
Le soir dans les branches,

J’espérerai le vent.

*

Gemito di una radice

Quando sarò nella terra
sentirò i passi degli uomini,
gli zoccoli dei cavalli.

Il gemito di una radice
m’aprirà all’amore,
mercurio caldo,
salirò nella linfa dell’albero.

Conoscerò dolcezze di foglie.
La sera nei rami,

Aspetterò il vento.

 

[da Un pays de miroirs, “Un paese di specchi”, Ottignies Louvain-la-Neuve, Éd. Dieu-Brichart, 1982]


Des pays inconnus sécheront sur le sable

Il n’y aura plus d’horizon.
La mer aura replié ses vagues.
Des pays inconnus sécheront
sur le sable.
À la table du banquet,
les convives auront les regards
des perdus corps et biens.
Certains se souviennent encore
de la plus haute vergue.

Dans ce royaume du fond des eaux
où la mer s’est retirée,
nous attendrons
l’arrivée des oiseaux.

*

Dei paesi sconosciuti si asciugheranno sulla sabbia

Non ci sarà più l’orizzonte.
Il mare avrà spiegato le sue onde.
Dei paesi sconosciuti si asciugheranno
sulla sabbia.
Alla tavola del banchetto,
i commensali avranno gli sguardi
dei dispersi privati di tutto.
Alcuni si ricordano ancora
del più alto pennone.

In questo regno fondale
dove il mare si è ritirato,
noi attenderemo
gli uccelli arrivare.

 

[da Visage volé à l’oiseau, “Volto rubato all’uccello”, Ottignies Louvain-la-Neuve, Éd. Dieu-Brichart, 1985]


In copertina: Anne-Marie Derise (© J.-L. Geoffrey. Foto tratta dal sito Service du libre).

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