CONSONANZE E DISSONANZE / I sogni fatti nella nostra materia: “Non essere” (Vydia, 2019) di Alberto Cellotto

Sfruttando l’opportunità di leggere l’ultimo libro di poesia di Alberto Cellotto, Non essere (Vydia, 2019), insieme alla sua precedente opera di narrativa, Abbiamo fatto una gran perdita (Oèdipus, 2018), non sono in grado di aggirare il fantasma della comparazione tra … Continua a leggere CONSONANZE E DISSONANZE / I sogni fatti nella nostra materia: “Non essere” (Vydia, 2019) di Alberto Cellotto

CONSONANZE E DISSONANZE / Non una lingua pacifica, amena e del tutto innocua: “Il lavoro meccanico. Un’apocalissi in 4 tempi” (Oèdipus, 2016) di Gianluca Rizzo

Alcuni mesi fa, si scriveva in questa rubrica, di un libro ingiustamente passato in sordina come la traduzione de I dodici di Aleksandr Blok (e insieme di Paul Celan), firmata da Dario Borso per i tipi dell’Arcolaio. Stessa sorte mi … Continua a leggere CONSONANZE E DISSONANZE / Non una lingua pacifica, amena e del tutto innocua: “Il lavoro meccanico. Un’apocalissi in 4 tempi” (Oèdipus, 2016) di Gianluca Rizzo

CONSONANZE E DISSONANZE / Il senso intorno al verso: “Tecnovintage” di Gerardo Iandoli

Come preannunciato dal titolo, la silloge “Tecnovintage” di Gerardo Iandoli che qui si propone ambisce a mappare il contemporaneo, registrandone, innanzitutto, quella temporalità schizofrenica che è profondamente incistata nei corpi, nei discorsi, nelle politiche. Arrestandosi, in realtà, sulla soglia della … Continua a leggere CONSONANZE E DISSONANZE / Il senso intorno al verso: “Tecnovintage” di Gerardo Iandoli