“La Coccarda rossa”, intervista con il fumettista Carlo Bazan

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La Coccarda rossa (Soggetto di Mauro Mercuri, Sceneggiatura di Carlo Bazan, Disegni di Carlo Rispoli), Edizioni Segni d’Autore, 2014, 23 euro

Un’opera a fumetti per riflettere su una pagina della nostra storia.

TRAMA: Nel 1888 Re Francesco II di Borbone è in esilio a Parigi. Nel Sud, dopo l’Unità d’Italia, i suoi soldati, ancora fedeli, combattono con determinazione contro l’invasore piemontese… ma il Generale Cialdini, Comandante dell’esercito di occupazione, è spietato: ordina ad un battaglione di Bersaglieri di radere al suolo il paese dei rivoltosi. Nicola, ex sottufficiale del Reggimento degli Ussari della Guardia Reale di Re Francesco, raduna un gruppo di coraggiosi per difendere la loro terra; come riconoscimento portano all’occhiello una Coccarda Rossa, ma per il Generale Cialdini sono solo dei Briganti…

Intervista a Carlo Bazan (nato a Palermo nel 1954, editore di Segni d’Autore, sceneggiatore de La Coccarda rossa)

1) Qual è stato il suo primo incontro con i fumetti?
“Da sempre sono nel mondo del fumetto. Una passione nata fin da ragazzo quando rimasi colpito dalle copertine del Tex di Galep; appena avevo qualche soldo in tasca correvo in edicola per acquistare i numeri di Tex che mi mancavano. Poi sono seguiti tutti gli altri, come La Ballata del Mare Salato che scoprii grazie a mia madre, donna illuminata, che mentre avevo il morbillo mi portò il capolavoro di Pratt che divorai in un batter d’occhio con tutta la febbre alta. Da lì scoprii poi tutte le opere del Maestro di Malamocco. Altro fumetto con il quale sono cresciuto è stato il Ken Parker di Berardi e Milazzo, uno dei più bei fumetti seriali mai pubblicati”.
2) Se dovesse scegliere di essere un personaggio dei fumetti quale sceglierebbe?
“Domanda non facile, preferisco non identificarmi in un personaggio specifico, i personaggi di fantasia devono rimanere nel loro mondo ed essere il nostro mezzo privilegiato per poter cavalcare la fantasia e l’avventura”.
3) Quali autori di fumetti preferisce?
“Sicuramente le opere di Hugo Pratt. Fra gli Autori di oggi la scelta non è facile perché ce ne sono tanti e veramente bravi; fortunatamente, rispetto a molti anni fa, oggi c’è un’offerta molto ampia, è questo è un bene per il settore”.
4) A cosa sta lavorando al momento?
“Al momento sto lavorando alla sceneggiatura della seconda parte della Coccarda Rossa 1861. Per i lettori che conoscono e hanno letto il primo volume anticipo solo che sposto la storia in America durante la Guerra di Secessione dove si svolse un combattimento fra i sudisti (molti emigrati italiani ex borbonici che scappavano dall’occupazione piemontese nel sud Italia) e i nordisti (molti ex garibaldini). La storia si concluderà però in Italia. Come editore invece sto lavorando all’Ultimo dei Mohicani di Georges Ramaioli, grande autore francese, tratto dal famoso romanzo di J. Fenimore Cooper e seguito del Cacciatore di daini che Segni d’Autore ha recentemente pubblicato”.
5) Se dovesse scegliere una colonna sonora per i suoi fumetti quale sceglierebbe?
“Senza esitazione: la colonna sonora scritta da Trevor Jones per il film l’Ultimo dei Mohicani di Michael Mann. Chiudo con una curiosità: una colonna sonora molto bella l’abbiamo adoperata anche noi nel primo sito che realizzammo per la Saga di Deerfield 1704 tanti anni fa e che invito i lettori ad andare a visitare. È una musica scritta da un amico di mio figlio, un siciliano di nome Antonio Cariola, molto bravo, che con il suo tema musicale ci trascina nell’epopea della Frontiera e delle guerre franco-indiane. Il primo sito dove potete trovare questo tema musicale è www.guerradifrontiera.it”.

Giancarlo Lupo

Le immagini sono tratte dal libro (disegni di Carlo Rispoli)

 

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