Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 6) Ed Askew

Ed Askew Fortunatamente il tempo ogni tanto è gentile, ed è gentile perché al mondo – nonostante le avverse evidenze – esistono ancora persone capaci di riconoscere la bellezza e la fragilità di spersi outsider che se ne fanno latori. Talvolta queste persone hanno la possibilità di intercedere appo piccole etichette indipendenti o, più semplicemente, le gestiscono. È capitato recentemente a un ristretto numero di artisti, il cui nome è andato sotto alle onde più pervicacemente vaste e superficiali della moda musicale, di restare inabissati sino a quando qualche benefattore (dell’umanità, più che del singolo artista) s’è industriato per ristampare … Continua a leggere Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 6) Ed Askew

Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 5) Leanan Sidhe

Leanan Sidhe V’è, attorno alla culla di Leanan Sidhe (l’oscura Fairy Mistress, musa dei Celti che innamora e si nutre della spensieratezza degli artisti che la fraintendono, come sviati da un’apparentemente innocua anfibolia) un’ampia circolazione d’incubi storici. Ecco allora che Leanan Sidhe scatena la sua natura distruttiva, rendendo succubi d’una vampiresca persecuzione. L’arte non libera, si fa ossessione, asserve e favorisce la nascita delle riviste specializzate. Le quali, attingendo da scorte d’inutile e occasionale incenso, sono ancora alla ricerca dell’alchimia necessitante di razza, ambiente e momento per collocare i minuti pezzi del suo puzzle e dimenticare più compiutamente l’immagine complessiva. … Continua a leggere Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 5) Leanan Sidhe

Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 4) The King of Luxembourg

The King of Luxembourg Sarebbe troppo lungo scendere nel dettaglio dell’avventurosa e bizzarra carriera artistica di Simon Fisher Turner. Enfant prodige, figlio di capitano di (giallo?) sottomarino britannico e di un’archeologa, divenne presto idolo delle teenager giapponesi grazie a un bel faccino da star, una precoce carriera da attore e una versatile, camaleontica produzione musicale. In Giappone hanno notoriamente un’immagine distorta della cultura occidentale: in Inghilterra a Simon preferivano staccare la presa della corrente durante i concerti. Derek Jarman lo scelse come autore di molte delle colonne sonore dei suoi film, Matt Johnson lo volle per un paio d’anni nei … Continua a leggere Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 4) The King of Luxembourg

Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 3) Prefab Sprout

Prefab Sprout A fidarsi delle brevi e naïvissime note di copertina di Emma
Welles, il termine “swoon”, applicato all’esordio sulla lunga distanza degli inglesi Prefab Sprout, sarebbe riconducibile alla necessità (l’autrice ne deduce un ingegnoso acronimo: Songs Written Out Of Necessity).
Senza andare troppo lontano, tra i versi d’una delle fulgide gemme dell’album (“Green Isaac”), troveremo conferma a tale origine: Forget the style and choose from twelve notes, in itself it’s a joy 
whether it soothes or annoys, a song starts in the throat A fidarsi, si diceva: ma noi non arriveremo a tanto, e consapevolmente sceglieremo di lasciarci portare in prima … Continua a leggere Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 3) Prefab Sprout

Sottoculture – La radice nascosta (3). Rock Psichedelico

Rock Psichedelico Il Rock Psichedelico nasce tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70, quasi contemporaneamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Si ispira alle esperienze di alterazione della coscienza derivanti dall’uso di droghe come cannabis, psilocibina, mescalina, e soprattutto LSD.Gli artisti non si rivolgono a sostanze adatte a soggiogare lo sforzo fisico, ma preferiscono droghe che distorcono la realtà. Queste riescono a far viaggiare l’uomo in meandri mentali mai raggiunti prima, suggerendogli soluzioni nuove e bizzarre, che poi vengono trasferite nella musica. La rappresentazione visiva di questa musica è importante tanto quanto i suoni: gli spettacolari giochi di … Continua a leggere Sottoculture – La radice nascosta (3). Rock Psichedelico

Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 2) The Incredible String Band

The Incredible String Band “La bellissima figliola del boia”, l’indefesso gioco delle alternanze, il ludus essenziale degli opposti eraclitei: dall’ombra la luce e dalla luce l’ombra. Yin e Yang, ma sarebbe a dire: Robin Williamson e Mike Heron, anno di grazia millenovecentosessantotto.
 Anni di possibilità spalancate, accarezzate come se inaugurassero un futuro diverso, restituito all’uomo, all’arte, alla creatività sociale: possibilità fumate, urlate mentre un manto cementizio prende magicamente a sgargiare di falle iridescenti: mille e mille furono i sentieri che confluirono in quest’irripetibile interstizio storico, pure troppo angusto per contenere tutto ciò che sarebbe potuto essere. Risicati furono 365 giorni … Continua a leggere Hidden Gems (a cura di Alessandro Calzavara) – 2) The Incredible String Band

Sibylle Baier, “Colour Green” – Ascolto di Giampaolo De Pietro

Sibylle Baier, Colour Green – Impressioni di Giampaolo De Pietro Sibylle Baier è per me una maga semplice. Questo suo unico disco è un’intera discografia del desiderio, di cosa si possa fare – in casa – con una chitarra e una voce:prodigiose. Con parole lunghe e “povere”: a perfezione. Tutte le e di questo album sono continuazione. Green, verde – colour, colore – di natura, di sue foglie, di loro alberi, di questi e altri mondi possibili. Del volere bene, quasi e sempre per, un’unica, volta. E’ pomeriggio, si scala la giornata, a ritroso e in un ordine domestico che sa a … Continua a leggere Sibylle Baier, “Colour Green” – Ascolto di Giampaolo De Pietro

Il grande silenzio della Vucciria

  “Il quadro nero ovvero La Vucciria, il grande silenzio palermitano”. Un titolo dal respiro esistenziale per raccontare ciò che sfugge nella quotidianità, negli inciampi del vivere. Presentata al Teatro Massimo di Palermo, lo scorso 7 febbraio, l’opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta trae ispirazione dal celebre quadro di Renato Guttuso e dalle suggestioni del racconto “La ripetizione” (Skira editore) di Andrea Camilleri. Dopo la prima palermitana, è ora in cartellone al CRT – Teatro dell’Arte di Milano dal 25 al 27 settembre (http://www.crtmilano.it/project/il-quadro-nero-ovvero-la-vucciria-il-grande-silenzio-palermitanoroberto-ando-marco-betta-andrea-camilleri25-27-09-2015/).  Sono le parole dello scrittore di Porto Empedocle ad avviare, nel … Continua a leggere Il grande silenzio della Vucciria

La fille du régiment al Massimo di Palermo

  Ad agosto Carteggi Letterari si prende una pausa e sospende la programmazione ordinaria. Riproporremo post apparsi nel primo anno di attività. Recensione di Marta Cutugno a “La fille du régiment” di Donizetti (pubblicato il 28 settembre 2014).   Grande folla, teatro … Continua a leggere La fille du régiment al Massimo di Palermo

Me and the Devil Blues, ovvero del pianto straziato di Robert Johnson

di Giovanni Graziano Manca Robert Louis Johnson è meritatamente ricordato per essere uno dei più grandi protagonisti che la storia della musica nera ricordi. Si parla di lui, giustamente, come di una vera e propria leggenda; in effetti, molto di … Continua a leggere Me and the Devil Blues, ovvero del pianto straziato di Robert Johnson

Una scheggia impazzita – rileggendo Lester Bangs

di Giovanni Graziano Manca Il lettore accanito si imbatte spesso in libri e autori che riescono a esprimere magistralmente forti sentimenti, fatti, concetti che ha sempre ritenuto altrimenti inesprimibili e a cui è particolarmente sensibile. Circostanze simili inducono quel lettore … Continua a leggere Una scheggia impazzita – rileggendo Lester Bangs

Parterre : Atlas Coelestis di Giovanni Renzo – La musica e le stelle

di Marta Cutugno Carteggi Letterari – critica e dintorni inaugura la rubrica “Parterre”, nuovo spazio riservato a musicisti in attività più o meno conosciuti, ad interviste e molto altro. Il primo ospite è Giovanni Renzo, pianista e compositore dal grande … Continua a leggere Parterre : Atlas Coelestis di Giovanni Renzo – La musica e le stelle

Vascomania: Sballi Ravvicinati del terzo tipo

di natàlia castaldi (per Picky e Mema) Sballi Ravvicinati del terzo tipo, terza traccia del secondo album “Non Siamo Mica Gli Americani“, del 1979, è forse uno dei pezzi e testi più belli e significativi di Vasco Rossi. Il testo, intenso … Continua a leggere Vascomania: Sballi Ravvicinati del terzo tipo

Vuolgge mu mielde Bassivárrái

Regia: Mona J. Hoel Musica: Mari Boine Persen Produzione: Hélène Berlin Mari Boine Persen nasce nel 1956 in Norvegia in un villaggio popolato dall’etnia Sami. Da sempre impegnata nella lotta per la salvaguardia delle minoranze etniche nel mondo, Mari Bone scrive i suoi testi quasi … Continua a leggere Vuolgge mu mielde Bassivárrái

Scritture per il fine settimana: natàlia castaldi suggerisce alcuni inediti di natàlia castaldi

Alcuni brani da Paradigmi per una diversificazione della scrittura poetica: il ritmo e l’oggetto 1. Vorrei che la parola fosse un corpo freddo | da osservare col distacco della morte, | un’estrema forma d’arte inchiodata al muro, | alla carta, | alla … Continua a leggere Scritture per il fine settimana: natàlia castaldi suggerisce alcuni inediti di natàlia castaldi