FLASHES E DEDICHE – 101 – LA SALVEZZA DI VACCA

È  stato da poco ripubblicato per L’argoLibro, “Almeno un grammo di salvezza” di Nicola Vacca, libro originariamente uscito nel 2011 per la collana di poesia che all’epoca dirigevo. È un libro al quale sono particolarmente affezionato il cui il poeta gioese tocca alti vertici. Denso di una spiritualità laica, il testo offre spunti di riflessione atemporale, con una paritaria spartizione tra quesiti e risposte. Vacca parla di un dio :  minore? Maggiore? Inesistente?. In realtà è un gioco di riflessi sopra l’unico dio certo che è quello della parola. Parola salvifica e assassina, introdotta da gorghi di niente , tra nichilismo e crude verità. Il libro si è arricchito di una ulteriore parte “Oggi, il sottosuolo e l’apocalisse”, un’appendice integrata e ben strutturata. Il verso prosastico è sempre un verso speculativo, a tratti sanguinario, a tratti sanguinante, molto spesso gnomico. Una delle migliori prove del nostro autore che bene ha fatto a riproporlo per questa casa editrice coraggiosa e interessante. Lo consiglio vivamente a chi abbia voglia di uscire da una lettura di una poesia sterile e autoreferenziale, camuffata da “novità” .

 

 

 

NON SO

Non so più a chi dire
che il tavolo sul quale appoggio il corpo
ha più di una gamba che non regge

Non so più a chi
raccontare la precarietà
che sfigura i volti.

Il dramma è l’altruismo
di chi non sa più ascoltare

IL PICCOLO LIBRO APERTO

Il sigillo di Dio è verità
per una moltitudine di salvati.

La parola è stanca
spenta è la carta
su cui si adagia
muto alfabeto.

Stanchi anche noi di pregare
la sua rivelazione
per l’assenza della sua
latitudine di salvezza.

 

 

 

LA NOSTRA COMUNIONE

Il cuore è sordo alla grazia.
Il seme della bellezza
cerca una terra da fecondare.
Su ogni uomo pesa la tribolazione
nell’inferno delle cose.
La nostra comunione
è il germoglio della salvezza
dal fuoco che distrugge anima e corpo.

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