FLASHES E DEDICHE -94- NO SABE NADA MANICARDI

Un buon libro uscito recentemente per I Quaderni del Bardo di Stefano Donno, è sicuramente Non so di Nicola Manicardi. Il titolo non tragga in inganno, non è certo il senso socratico quello da rinvenire dentro ai versi. Il “non so” è un regno dei ragionamenti da osservazione partecipata, da scrutatore non rassegnato ma caustico nella sua onesta e senza filtri interpretazioni di un quotidiano non iperuranio. Bello il lavoro di scavo e di avvolgimento del movimento in questi testi, che non lasciano mai indifferenti. La dimestichezza con la parola, si evidenzia anche in sottili giochi e rimandi linguistici. Le scene si susseguono tra ritratti (cose, luoghi, persone) fatti con immaginario carboncino e un’ ombra di Cioran, presente e attuale che l’esergo/chiave di lettura mette chiaramente in mostra.

 

Vi vedo, mentre scrivete
sbilanciate vertebre
su fogli Pigna.
Il malcontento senza riga
e i quadretti, spazi per non dire nulla,
se non colmare.

 

 

Resto sempre sconfitto
da ciò che scrivo

 

 

 

Nella miseria delle parole
mi sono accostato
spegnendo il labiale
sapendo che tanto
non potrò sostenere
né questo cielo – né quanti siete
e sarete

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