Pillole di poesia – Alessandra Racca

di Ilaria Grasso

Perché indossiamo scarpe con il tacco? Questi versi leggeri di Alessandra Racca provano a scandagliare alcune motivazioni. Spesso considerati oggetto di seduzione, i tacchi, sono per il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) un feticcio. L’altocalcifilia, infatti, è il feticismo di chi trae piacere dall’osservare o indossare scarpe dai tacchi alti. Quando una persona non riesce a provare piacere in assenza di tacchi ecco che  può essere invalidante. Insomma l’oggetto tacco è sicuramente un qualcosa che appartiene al meccanismo di seduzione in cui entrambi hanno un ruolo e un gusto proprio. L’attrazione provata solo da uno dei due non funziona proprio come un paio di scarpe di cui una con il tacco rotto. E’ inevitabile il disequilibrio, lo sbilanciamento e l’eventuale caduta.

 

 

I TACCHI

I tacchi:

mi domando perché

indosso i tacchi.

I tacchi:

parlo dei tacchi.

I tacchi son due:

un tacco

se lo stacco

è un pezzetto,

ci son cose

che è meglio non stian

sole.

Due tacchi,

ecco perché indosso i tacchi.

I tacchi mi seducono

i tacchi mi innalzano

i tacchi mi sorreggono

i tacchi mi fan fare “tac tac”

“tac tac”:

i tacchi si misurano il tempo l’un l’altro

forse si parlano fra loro

non comprendo a fondo questa lingua segreta

ma i tacchi, fra una chiacchierata e l’altra,

segnalano che io son qui.

I tacchi:

a volte mi fanno perdere l’equilibrio

i tacchi mi fanno bella

i tacchi mi fanno femmina,

-già lo sono, è vero

ma i tacchi lo dicono a tutti-

I tacchi:

altro non ti so dire sui tacchi,

anzi una cosa ancora:

qualcosa di simile accade

quando tu

mi tocchi.

Da POESIE ANTIRUGHE – Neo Edizioni

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