di Marta Cutugno
Messina. Serata magnifica quella di ieri al “Marina del Nettuno”. L’Associazione “Bellini” presieduta da Giuseppe Ramires ha chiuso la 61esima stagione concertistica 2017/2018 con lo strepitoso concerto di Cettina Donato in piano-solo. Musica eccelsa ed atmosfera incantevole all’indirizzo di un pubblico attento e rapito. “L’Amore sopravvive alla morte”. Questo il titolo del concerto dedicato alla memoria di Giovanna, l’amata mamma di Cettina. In programma, musiche di George Gershwin sapientemente alternate a composizioni originali della Donato, pianista, compositrice, arrangiatrice e direttore d’orchestra nata a Messina e conosciuta, apprezzata a livello internazionale.
Classe e carisma di sempre, Cettina Donato scatena nello spettatore un mix di emozioni con lo stile disinvolto e brillante che caratterizza le sue interpretazioni.
Il programma principia con “The Sweetest Love“, pagina dolce ed intima dedicata alla madre dalla sentimentale cantabilità melodica e la potente forza dell’espressività. Con “I Got Rhythm” dall’esecuzione profondamente sentita ed immersa, si evince la grande passione che Cettina Donato nutre nei riguardi del compositore newyorkese, la cui vita ed esperienza artistica la pianista riporta nei suoi interventi tra un brano e l’altro. In programma anche i tre preludi gershwiniani, composti nel 1926 e dedicati a Bill Daly, e che sono evocazione del linguaggio della precedente Rapsodia in blu. Interpretati al pianoforte con padronanza e rigore, in questi tre brevi pezzi il M° Donato sfoggia una tecnica matura in un’esplosione di colori.
Composizioni originali di spiccato interesse sono anche “Amuri miu” e “Mario e Tilde”.
“Amuri miu” è un brano dalla tenerezza ed intensità emotiva disarmanti. La fonte di ispirazione è una poesia del poeta siciliano Antonio Caldarella. Sognante e nostalgico è “Mario e Tilde”, racconto in musica di un amore mai dichiarato, un brano tratto da “Il giuramento” di Claudio Fava, la regia di Bruschetta e le musiche originali di Cettina Donato. A fine concerto il M° Donato ha simpaticamente coinvolto il suo pubblico in un’improvvisazione su“A Foggy/Sunny Day”, un tema poco accennato ed un trattamento dell’armonia in chiave moderna, alla Robert Glasper.
Cettina Donato, pianista, compositrice, arrangiatrice e direttore d’orchestra è persona di elevata caratura artistica ed umana. Insignita dal Berklee Music College di Boston del Carla Bley Award, premio per il miglior compositore jazz, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz Festival ed è stata riconosciuta tra i migliori arrangiatori italiani ai Jazzit Awards.
Primo direttore donna dinanzi un’orchestra sinfonica con repertorio jazz, ha collaborato e collabora con numerose orchestre: dall’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari alla Late Night Jazz Orchestra di Los Angeles, e a Boston ha fondato la Cettina Donato Orchestra. La sua attività discografica si è avviata nel 2008 con “Pristine”, album di esordio in quintetto per poi passare a “Crescendo” del 2013 con orchestra sinfonica e quartetto d’archi, “Third”, raccolta di sue composizioni per jazz trio del 2015. L’ultimo disco è sintesi di immenso talento musicale e sensibilità. “Persistency –The New York Project” è portatore di un grande significato, un percorso che testimonia quanto lo sguardo empatico dell’artista vada oltre fino a raggiungere chi è in difficoltà. La totalità degli incassi di Persistency è destinata, infatti, alla costruzione della Residenza VillagGioVanna, una struttura che sorgerà nella provincia di Messina ed ospiterà in maniera permanente bambini, ragazzi ed adulti autistici laddove non sia più presente il supporto e la vicinanza della propria famiglia. “VillagGioVanna” – www.villaggiovanna.org – prevederà l’allestimento di laboratori e spazi di condivisione in cui svolgere attività musicali, una sala cinema, una piscina, e spazi aperti ed immersi nella natura per la Pet Therapy. Tutto con l’assistenza e la cura costante di medici, assistenti, infermieri ed operatori. Una luce, un grande esempio del talento posto al servizio di chi è meno fortunato e bisognoso di aiuto.
Immagine di copertina : foto di Siro Barbagallo