Federico García Lorca – I sonetti dell’amore oscuro #poetiepoesie

Estratti da “I sonetti dell’amore oscuro” di Federico García Lorca, a cura di Claudio Rendina (Testo spagnolo a fronte) Newton Compton Editori – (Titolo originale: Sonetos del amor obscuro. Prima edizione ebook: 2012. Progetto grafico di copertina: Sebastiano Barcaroli)

Dalla nota al testo:
“La traduzione degli undici Sonetos del amor obscuro segue il testo pubblicato da Miguel García-Posada sul quotidiano «ABC» di Madrid del 17-3-1984 con il titolo Sonetos. La traduzione di El poeta dice la verdad è apparsa la prima volta nella plaquette pubblicata da Carte Segrete (Roma, 1985) che raccoglieva i Sonetti dell’amore oscuro tradotti da undici poeti italiani. Per le suites ci si è attenuti alle Suites, edizione critica di André Belamich, Barcellona, 1983, inserendovi la traduzione di quelle suites già da me pubblicate per il volume Poesie inedite (Newton Compton, Roma, 1976) e riproposte senza sostanziali modifiche; si tratta di Suite del regreso, Noche, Estampas del cielo e Surtidores”.

I Sonetti dell’amore oscuro sono un … «prodigio di passione, di entusiasmo, di felicità, di tormento, puro e ardente monumento all’amore, in cui la prima materia è la carne, il cuore, l’anima del poeta preso da macerazione». (Vicente Aleixandre)

El amor duerme en el pecho del poeta [da SONETOS DEL AMOR OBSCURO”]

Tú nunca entenderás lo que te quiero
porque duermes en mí y estás dormido.
Yo te oculto llorando, perseguido
por una voz de penetrante acero.
Norma que agita igual carne y lucero
traspasa ya mi pecho dolorido
y las turbias palabras han mordido
las alas de tu espíritu severo.
Grupo de gente salta en los jardines
esperando tu cuerpo y mi agonía
en caballos de luz y verdes crines.
Pero sigue durmiendo, vida mía.
¡Oye mi sangre rota en los violines!
¡Mira que nos acechan todavía!

L’amore dorme sul petto del poeta

Non saprai mai cos’è questo mio amore
perché addormentato dormi su di me.
Ti nascondo di lacrime, inseguito
da una voce d’acciaio lancinante.
La norma che scompiglia corpi ed astri
s’è fitta nel mio petto dolorante
e hanno morso le torbide parole
le ali del tuo animo severo.
A gruppi gente salta nei giardini,
attende il corpo tuo e la mia agonia
in cavalli di luce e verdi crini.
Ma continua a dormire, vita mia.
Senti il mio sangue rotto tra i violini?
Attento! ci spia qualcuno, attento!

*

Corriente [da Suites]

El que camina
se enturbia.
El agua corriente
no ve las estrellas.
El que camina
se olvida.
Y el que se para
sueña.

Corrente

Chi cammina
s’intorbida.
L’acqua corrente
non vede le stelle.
Chi cammina
dimentica.
E chi si ferma
sogna.

*

La gran tristeza [da NOCHE (Suite para piano y voz emocionada)]

No puedes contemplarte
en el mar.
Tus miradas se tronchan
como tallos de luz.
Noche de la tierra.
1922

La grande tristezza

Non puoi contemplarti
nel mare.
I tuoi sguardi si schiantano
come arbusti di luce.
Notte della terra.
1922

*

El mar [da ESTAMPAS DEL MAR (a Emilio Prados y Manolo Altolaguirre)]

El mar
quiere levantar
su tapa.
Gigantes de coral
empujan
con sus espaldas.
Y en las cuevas de oro
las sirenas ensayan
una canción que duerma
al agua.
¿Veis las fauces
y las escamas?
Ante el mar
tomad vuestras lanzas.

Il mare

Il mare
vuol sollevare
il suo coperchio.
Giganti di corallo
spingono
con la schiena.
E nelle grotte d’oro
le sirene tentano
una canzone che addormenti
l’acqua.
Vedete le fauci
e le squame?
Di fronte al mare
afferrate le lance.

*

Aparte [da SURTIDORES]

La sangre de la noche
va por las arterias
de los surtidores.
¡Oh qué maravilla
de temblor!
Yo pienso
en ventanas abiertas,
sin pianos
y sin doncellas.
¡Hace un instante!
Todavía la polvareda
se mece en el azul.
Hace un momento.
¡Dos mil siglos!
si mal no recuerdo.

Separato

Il sangue della notte
scorre lungo le arterie
degli zampilli.
Oh che tremito
meraviglioso!
Io penso
con le finestre aperte,
senza pianoforte
e senza ragazze.
Un istante fa!
Ancora il polverone
si confonde nell’azzurro.
Un momento fa!
Duemila secoli
se non ricordo male!

*

Memento [da SOMBRA]

Cuando muramos
nos llevaremos
una serie
de vistas del cielo.
(Cielos de amanecer
y cielos nocturnos.)
Aunque me han dicho
que muertos
no se tiene
más recuerdo
que el de un cielo de Estío,
un cielo negro
estremecido
por el viento.

Memento

Quando moriremo
ci porteremo via
una serie
di immagini del cielo.
(Cieli d’alba
e cieli notturni.)
Anche se m’hanno detto
che da morti
non si ha
altro ricordo
che quello di un cielo d’Estate,
un cielo nero
battuto
dal vento.

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