Variazioni sul tema dell’ombra nella pittura di Caravaggio (30)

di Daniela Pericone

Tra i dipinti che Caravaggio esegue nei primi anni del Seicento vi sono alcune versioni del San Giovanni Battista, di cui una commissionata da Ciriaco Mattei per il figlio che porta lo stesso nome del santo, una dal banchiere Ottavio Costa, una terza appartenuta a Tommaso Corsini, e varie altre fino al San Giovanni Battista del 1610 destinato a Scipione Borghese (tra le ultime opere dell’artista e al centro delle dispute ereditarie seguite alla sua morte).

Il soggetto è dunque riproposto molte volte nel corso della vita del pittore, forse affascinato dalla figura solitaria e inascoltata del profeta che ha fatto da spartiacque tra Vecchio e Nuovo Testamento. Dalle prime opere all’ultima si può cogliere e seguire l’andamento delle varianti, più di carattere espressivo che iconografico, in una sorta di diagramma di affinità e discordanze tra le visioni interpretative.

SAN GIOVANNI BATTISTA

Caravaggio, San Giovanni Battista, 1602 (Roma, Pinacoteca Capitolina)

Il San Giovanni Battista Mattei (Roma, Pinacoteca Capitolina), che richiama in modo esplicito gli ignudi del Sacrificio di Noè di Michelangelo (Cappella Sistina), si distingue per la posa plastica e sensuale e l’espressione lieta del giovane santo, raffigurato con il capo e un braccio accosto a un ariete e lo sguardo ridente diretto verso l’osservatore.

SAN GIOVANNI BATTISTA Kansas City

Caravaggio, San Giovanni Battista, 1603-1604 (Kansas City, Nelson-Atkins Museum of Art)

Del tutto diverso il temperamento del successivo ritratto, l’impostazione classica e solenne del San Giovanni dipinto per Costa (oggi a Kansas City) e i forti contrasti di colore, dal nero del fondo al rosso del mantello, danno alla figura un’aura di mistero resa più profonda dalla malinconia dello sguardo, quasi del tutto in ombra.

SAN GIOVANNI BATTISTA Roma Corsini

Caravaggio, San Giovanni Battista, 1604-1606 (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Corsini)

Poi ancora il San Giovanni Corsini (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica), affine al precedente nella gamma dei colori, benché attenuati, e nell’assenza dell’ariete dalla scena, mostra la novità della figura a tre quarti, ma mantiene l’ombrosità dello sguardo ed è percorso da una luce più velata e crepuscolare.

SAN GIOVANNI BATTISTA Galleria Borghese

Caravaggio, San Giovanni Battista, 1610 (Roma, Galleria Borghese)

Infine nel San Giovanni Battista Borghese (Roma, Galleria Borghese) si accentua la languidezza della posa, la figura è adagiata tra il mantello e l’ariete, dall’espressione assorta e dagli occhi trapela una sorta di sfrontato disincanto, o piuttosto una lontananza, una traccia aperta al distacco dalle passioni umane.

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