InVersi Fotografici X – Del sommare ossia del tempo smarrito: Jorge Guillén Vs Simone Sapienza

di Cinzia Accetta

Le nostre anime conquistano
non viste una presenza tra le cose

 

L’InVerso Fotografico di oggi attinge al rinnovamento, ai giovani che cercano la loro strada e il più delle volte la trovano nella distanza, nonostante tutto e tutti, ai rivoluzionari esiliati che guardano alla propria terra da lontano con amarezza e nostalgia.

Mi resta l’illusione
d’esser me stesso. Chi vale
più che il proprio risultato?

Al disincanto del tempo trascorso, un tempo smarrito ripensato con malinconica dolcezza nel sorriso dei bambini per strada, puri come gli uccelli in un mattino di Aprile, senza desiderio di grazia ma con imperitura azzurra leggerezza.

Se il gran dono si perse, e non fu nulla,
a consolarmi crescerà l’orgoglio.

Ho apprezzato Jorge Guillén grazie all’antologia di poesia , “Amici così, per grazia di lettura”, con preziose traduzioni di Montale, Traverso, Guidacci, Bigongiari, Luzi, Risi, Zanzotto – di Donzelli editore.  Cosi lo presenta Elisa Donzelli nella nota che accompagna l’antologia:”Guillén, nato a Valladolid nel 1893, poeta della Generazione del ’27, quasi coetaneo di Salinas e Lorca ma anche di Montale e Ungaretti, fu una delle voci più alte del Novecento spagnolo e lo fu con il filtro della distanza, lontano dalla Spagna franchista”. In Italia Jorge Guillén conobbe Montale, Ungaretti, Bo, Betocchi, Bigongiari, Caproni, Luzi, Macrì, Guidacci, Traverso e frequentò soprattutto i caffè letterari di Firenze. E’ stato poeta apollineo e meridiano, ha unito la purezza del verso con una lucida visione del mondo.

 

dalla rivista “Poesia”, Anno XVIII, Dicembre 2005, N.200, Crocetti Editore

Presagio

 

In te si fa profumo anche il destino.
Batte la vita tua non mai vissuta
dentro di me, tic tac di nessun tempo.

Che fa se il sole estraneo non illumina
queste figure da noi non sognate,
create sì, dal nostro doppio orgoglio?

Non conta. Così sono più veraci
che parvenze di luci inverosimili
negli scorci dell’obbligo e del caso.

Tutta tu convertita nel presagio
tuo, ma senza mistero!: un’irrompente
verità di assoluto ti sostiene.

Che fu di quell’enorme e così informe
pullulare di oscuro dal profondo,
sotto le solitudini stellate?

Le stelle insigni di lassù non guardano
la nostra notte che non ha segreti.
Resta tranquillo quel profondo buio.

L’oscura eternità non è già un drago
celeste! Le nostre anime conquistano
non viste una presenza tra le cose.

(Traduzione di Eugenio Montale)

*

Da Cantico
(Cántico, 1928-50)

Avvenimento

O luna! Quanto aprile!
O aria vasta e dolce!
Tutto che già perdei
tornerà con gli uccelli.
Tornerà con i piccoli
uccelli che mattinano
e pìano in coro senza
desiderio di grazia.
È prossima la luna,
ferma nell’aria nostra.
Quel che fui m’attende
di sotto ai miei pensieri.
Canterà il rosignolo
sul vertice dell’ansia.
Porpora, ancora porpora
tra l’azzurro e le brezze!
S’è perduto quel tempo
che smarrii? La mia mano
dispone, dio leggero,
di una luna senz’anni.

(traduzione di Eugenio Montale)

*

Da Omaggio
(Homenaje, 1967)

I gabbiani innumerevoli

A Isabel e Anita

Tra mare e dune immensa
la spiaggia era sparita,
tanti uccelli vi posavano
sotto immobili bianchi.
Bionde al sole due bimbe
e una sola allegria
spiccarono la corsa, no;
già ferme: stupefatte
alla brusca ascensione
unanime delle ali.

(traduzione di Piero Bigongiari)

Fatih (1)

Gli fa eco un giovanissimo Simone Sapienza, fotoamatore 25enne, dedito allo studio tra un reportage e l’altro. Compra una reflex nel 2009 e si lascia incantare dai paesaggi della sua Sicilia.  Si cimenta nel reportage e nel fotogiornalismo, affiancando testi ed interviste. Tra i suoi primi lavori ricordiamo  la Processione dei Misteri di Trapani, il cui portfolio ha ricevuto il 1° premio al concorso portfolio di un’importante manifestazione fotografica come il 1° Ragusa Foto Festival, sotto direzione artistica di Maurizio Garofalo. Selezionato per il progetto Urban Layers nuovi percorsi nella fotografia, un programma di residenza di 3 settimane per 6 artisti selezionati con una call, con “Refugee’s Guide to Sicily” presso la Fondazione Orestiadi. I risultati del lavoro delle residenze saranno presentati durante tre foto-festival urbani nelle città di Malaga, Lecce e Salonicco.

Urban Layers – Nuovi percorsi nella fotografia

Mi ha colpito per la profondità dei suoi ritratti che non denunciano la giovane età, per l’uso drammatico della luce e il senso innato dell’inquadratura.

Con il vero, alla fine, non discuto.

 

Fatih (2)

Bilancio

Passano gli anni.
Il bilancio fatale s’impone
anche ai più sprovveduti.
Che mi proposi mai, che mai lucrai
quale successo
ebbero il mio sentire e l’ingegnarmi?
È vano che maniere sempre astute
di mentirmi spieghino
tutti i loro sofismi.
Con il vero, alla fine, non discuto.
Oggi ben altro è ormai
ciò che m’illude.
Mi resta l’illusione
d’esser me stesso. Chi vale
più che il proprio risultato?
L’esperienza scaccia le grammatiche,
il mio essere
è solo il mio vivere accumulato.
Se il gran dono si perse, e non fu nulla,
a consolarmi crescerà l’orgoglio.
Una forza così sperperata
favorisce monologo e bisbiglio.
Chi è veramente umile
pone il valor dell’essere nel fare.
Io sono la mia somma.
Dalle pretese alla realtà rientro.
E la levata del mare
fa sfumare ogni spuma.

(traduzione di Andrea Zanzotto)

Fatih (5)

 


 

Biografie

Jorge Guillén

Simone Sapienza

“Too much perfection is a mistake”, El Topo.

BIO / CV

25 years old
based between Cardiff (South Wales, UK) and Siracusa (Sicily, Italy)
co-founder of Gazebook Sicily – International Photobook Festival
studying BA Documentary Photography at the University of South Wales – Newport (2013 – 2016)
member of NUJ – National Union of Journalist

Simone Sapienza

Fotografi del Web

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