Carteggi juke-box: You Are My Sister – Antony and the Johnsons

di Marta Cutugno

“May all of your dreams come true
I want this for you
They’re gonna come True”

Negli occhi e nella voce di Antony, malinconia semplice. Viso d’angelo bambino, Antony Hegarty si trasferisce a New York dall’Inghilterra, alla ricerca di una sua identità di genere; prima è drag queen “Fiona Blue” – archetipo androgino sulla scia delle sperimentazioni di Diamanda Galás e Klaus Nomi – poi nel 1995 inizia a dedicarsi esclusivamente alla musica. A lui si uniscono alcuni componenti dei Blacklips appena sciolti e così nascono Antony and the Johnsons (nome in onore di Marsha  P. Johnson,  drag queen afro-americana e fondatrice di una casa di accoglienza per travestiti a New York, trovata morta nel fiume Hudson, dopo un gay pride nel 1962). La prima formazione è composta da: Todd Cohen (batterista), Joan Wasser e Maxim Moston (violino), Jeff Langston (basso elettrico), Jason Hart (pianoforte) e Michele Schifferle (violoncello). Oggi “Antony and the Johnsons” sono: Antony Hegarty, Julia Kent, Doug Wieselman, Jeff Langston, Maxim Moston, Rob Moose, Parker Kindred.

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You Are My Sister è prima traccia dell’omonimo album del 2005, pubblicato in doppia edizione (Etichette: Rough Trade Records/Secretly Canadian). È un canto intimo ed antico che racconta il rapporto conflittuale con la sorella: Antony riconosce di avere riversato su lei – da piccolo ed ingiustamente – tutte le sue frustrazioni ed attraverso questo testo esprime pentimento e le rinnova amore fraterno. Più in generale, il brano è dedicato all’intero mondo femminile – “a feminist revolution might save our world” – come ampia riflessione e condanna di ogni forma di violenza, da lui discussa anche in molte occasioni pubbliche, come al Festival di Sanremo 2013.

Il timbro vocale di Antony – non classificabile, considerato un controtenore dal vibrato baritonale che lo rende riconoscibile tra mille – e la delicatezza sognante delle impalpabili armonie raccontano profonda essenza e sensibile fragilità: dietro l’apparente contegno che lo caratterizza, le emozioni restano nude e come fiume investono senza scampo chi ascolta; come afferma Diamanda Galás: “Every emotion in the planet is in that gorgeous voice” – “In quella voce meravigliosa ci sono tutte le emozioni del pianeta”.

Ascolta You Are My Sister
You are my sister, we were born
So innocent, so full of need
There were times we were friends but times I was so cruel
Each night I’d ask for you to watch me as I sleep
I was so afraid of the night
You seemed to move through the places that I feared
You lived inside my world so softly
Protected only by the kindness of your nature
You are my sister
And I love you
May all of your dreams come true
We felt so differently then
So similar over the years
The way we laugh the way we experience pain
So many memories
But theres nothing left to gain from remembering
Faces and worlds that no one else will ever know
You are my sister
And I love you
May all of your dreams come true
I want this for you
They’re gonna come true (gonna come true)


Sei mia sorella, siamo nati
Così innocenti, così bisognosi
Alcune volte siamo stati amici, altre sono stato crudele
Ogni notte ti chiedevo di vegliarmi nel sonno
Avevo così tanta paura della notte
Sembrava che tu attraversassi i luoghi da me temuti
Vivevi nel mio mondo così dolcemente
Protetta solo dalla tua naturale bontà
Sei mia sorella
E ti amo
Che tutti i tuoi sogni possano avverarsi
Allora ci sentivamo così diversi
Ma poi negli anni così simili
Il modo di ridere o di soffrire
Così tanti ricordi
Ma nulla più si può ottenere dai ricordi
Facce e mondi che nessun altro conoscerà mai
Sei mia sorella
E ti amo
Che tutti i tuoi sogni possano avverarsi
È quello che voglio per te
Si avvereranno (si avvereranno)

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