È stato l'amore la grossa fregatura, di Tomas Bassini

[ Buoni propositi ]

Di tutte le bugie che mi dici
ce n’è sempre una che non può essere raccontata.
Da quella si prende spunto per le presenti ubriacature.

***

Se me lo dici riesco forse a sapere dove mettere i bicchieri,
dove le posate, qual è il posto riservato per gli amici,
qual è quell’altro per le sedie, quali gli invitati,
quale l’antipasto.

Se continui riesco allora a capire dov’è che mi riguarda,
qual è la parte stabilita, perché al bagno
sempre in uno.

***

È passato tutto il tempo che ci vuole da me a te,
come uno sputo, come un pezzo d’erba sopra una grondaia.
È venuto per dirti chi fosse, che nonostante il ritardo era giusto così.

Non ha fatto altro che stare seduto nell’unico modo possibile.

***

Ora che non avremo tutto questo tempo per decidere le cose che ci
____ fanno male,
che non avremo tutto questo spazio e le case quelle sì che ci
____ mancheranno.
Ora che ci saranno i giardini, i cortili, le telegrafiche che suonano
____ bene.
______________________ Ora che ci mancherà la filodiffusione
avremo una miriade di puntini rossi da smantellare
i muri portanti delle nostre correzioni.

E non è per questo, ti dico, se non daremo nessun nome a un cane
o se ci saranno anche solo poche probabilità che ci riescano ancora
i nostri trucchi buoni
____ le meraviglie da cilindro che poi passano alla fuga
_____________________________________ all’evasione.

***

Alla tua sedia ritrovarti in un costume bianco.
Ripescarti dal caldo per non darti pace.

Vederti rotolare o stare ferma, capire che hai riso,
che di te, di me, di un moscone intorno
non hai ancora detto niente.

***

Di te non conoscere niente,
lasciarti la più bella voce del mondo
ma anche la più brutta.
Come se mai fossi stata male,
mai guarita.

Da te salire in fretta,
cercarti una data, un’amica, un posto
sicuro.
Lì una colpa zitta tra piccioni,
l’umore dei facchini.

Poi un’altra città è ugualmente Milano.

***

Ma adesso siamo d’accordo.
D’accordo come d’aquiloni festanti,
siamo d’accordo d’aver mangiato insieme.

E allora va bene, la tappezzeria
non è mai stata come ora più contenta,
adeguata tutta, puntualmente, alla casa intera.

E ci veniamo incontro, adesso sì,
per quel che adesso viene da pensare:
________________________ che poi non tutto avevamo concordato.

***

Verrà. Verrà quando tu capirai tutto insieme.
Una risata. E un cane ti spiegherà ogni cosa.

Allora sarà più semplice pure lavare i piatti
e dovrai sentirlo per forza. Non ci saranno né scuse
né contrattempi

________________________ – entrambi puntuali
_______________ entrambi giusti come non lo siamo mai stati –

***

Ci siamo lasciati i dispetti
sopra e sotto scordati dei vecchi amori
________________________________ smisurati.

La storia era sempre la stessa
da cadere ai piccoli romanticismi
_________________ alle nostre vedute favorevoli.

Era che non si poteva chiamare un compromesso
questa mia misura d’alcolismo.

***

Prendo in seria considerazione
l’idea di mandarti il conto dei bar
___________________  delle enoteche.
Non è per cattiveria.
Però mi sembra giusto.

***

Ora che la finiremo con i giochini al massacro
ora che i nostri presentimenti saranno tutti giusti
ti riprometti di contare le volte mie più buone
mi domandi delle tue visioni mostruose

di come posso stare bene nei panni di un cattivo
di un gringo messicano senza denti
___________________________ Al cuore Ramòn, al cuore!

E figurarsi se non dovremo litigare anche stavolta
ora che vinco, anche su questo, e nemmeno di misura
___________________________ ora che la notte sogno la Madonna.

***

Ci siamo fatti i regali stupidi
le cornici con dentro i fuochi d’artificio
le teiere verdi. E erano tutti cupido con l’arco
e le frecce. Erano i draghi lunghi quelli sospetti.
Di nuovo Al cuore Ramòn, al cuore

______________________________ è così che si rovina un uomo.

Poi era che non tutte le cose le dicevamo in tempo.
Ce n’era qualcuna che veniva fuori dopo
che infilava la testa in quei buchi fondi
quelli neri quelli cattivi…

E non erano mica le storie di tua madre su cosa voglio fare.
Erano più importanti delle storie di tua madre su cosa voglio fare.
Diciamo un poco più importanti.

***

copertina.1-2Tomas Bassini è nato nel 1985. Laureato in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Siena. Risiede attualmente in Turchia. Per le edizioni Lettere Animate è disponibile il romanzo, in versione e-book, Di quelli con cui. È stato l’amore la grossa fregatura (Galassia Arte, novembre 2014) è la sua prima raccolta di poesie.

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