Il grande schermo e la letteratura siciliana: I edizione di Apollo Spazio Cinema a Messina

Michel Bouquet nel film “Il manoscritto del principe” di Roberto Andò: fotografia di Lia Pasqualino.

I edizione Apollo Spazio Cinema

 Il cinema e la letteratura siciliana

Multisala Apollo di Messina

 

Rassegna promossa dall’associazione Apollo Spazio Arte

 

Con il patrocinio di Cineforum Don Orione, Dams di Messina, Messina Film Commission e UniversiTeatrali – Università di Messina

 

A cura di Marco Olivieri

Dal 10 gennaio prenderà il via la prima edizione di Apollo Spazio Cinema, una rassegna dedicata al tema “Il cinema e la letteratura siciliana”. Alla Multisala Apollo di Messina, con due appuntamenti, il primo e l’ultimo giovedì del mese (ore 20.00 introduzione e alle 20.30 proiezione), da gennaio a giugno, si svolgerà un ciclo di film e d’incontri con il pubblico a cura di Marco Olivieri, giornalista e critico cinematografico, su iniziativa dell’Associazione Apollo Spazio Arte, con il patrocinio di Cineforum Don Orione, Dams di Messina, Messina Film Commission e UniversiTeatrali – Università di Messina.

L’avvio è con un classico di Luchino Visconti, “La terra trema” (1948), da “I Malavoglia” di Giovanni Verga. Prima e dopo la visione è previsto un dibattito coordinato da Marco Olivieri. Il biglietto costa cinque euro e, preferibilmente, va acquistato nei giorni precedenti alla Multisala Apollo.

“Si tratta di una prima esperienza, nel segno della proposta culturale, in vista di nuove edizioni, data la varietà di titoli legati al prolifico e variegato mondo letterario siciliano e non solo. Tutti possono contribuire ad arricchire il dibattito e il confronto prima e dopo il film in programmazione”, sottolineano Loredana Polizzi, della Multisala Apollo, e il curatore Olivieri, autore a sua volta di libri sul cinema di Roberto Andò e Marco Tullio Giordana.

Il programma

 

Giovedì 10 gennaio, La terra trema (1948) di Luchino Visconti, da I Malavoglia di Giovanni Verga.

Giovedì 31 gennaio, Il Bell’Antonio (1960) di Mauro Bolognini, dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati.

Giovedì 7 febbraio, Don Giovanni in Sicilia (1967) di Alberto Lattuada, dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati.

Giovedì 28 febbraio, A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri, dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia.

Giovedì 7 marzo, Enrico IV (1984) di Marco Bellocchio, dall’omonimo dramma di Luigi Pirandello.

Giovedì 28 marzo, Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi, dal romanzo Il contesto di Leonardo Sciascia, preceduto dal documentario Il cineasta e il labirinto (Italia, 2002, 55’) di Roberto Andò (inizio proiezione alle 19.30).

Giovedì 4 aprile, Todo Modo (1976) di Elio Petri, dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.

Giovedì 18 aprile, Porte aperte (1990) di Gianni Amelio, dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.

Giovedì 2 maggio, Kaos (1984) di Paolo e Vittorio Taviani, da Novelle per un anno di Luigi Pirandello.

Giovedì 30 maggio, Il gattopardo (1963) di Luchino Visconti, dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Giovedì 6 giugno, Il manoscritto del principe, sceneggiatura originale da testi di Francesco Orlando e Gioacchino Lanza Tomasi.

 

 

 

 

Giovedì 10 gennaio

La terra trema (1948)

Da I Malavoglia di Giovanni Verga

Regia di Luchino Visconti

La storia di una famiglia di pescatori siciliani sfruttati, in balìa della loro miseria. Decisi a lottare contro l’oppressione, ipotecano la casa per comperare una barca e lavorare in proprio. Ma il destino da vinti appare ineluttabile. Girato ad Aci Trezza, è interpretato da attori non professionisti.

Premio internazionale “per i suoi valori stilistici e corali” alla nona Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

 

Giovedì 31 gennaio

Il Bell’Antonio (1960)

Dall’omonimo romanzo di Vitaliano Brancati

Regia di Mauro Bolognini

Dopo molto tempo, Antonio Magnano torna a Catania preceduto da una fama di dongiovanni. Sposa una donna bellissima, ricca e illibata, ma non riesce a consumare il matrimonio. Da qui uno scandalo.

 

Vela d’Oro 1960 al Festival del Cinema di Locarno

 

 

Giovedì 7 febbraio

 

Don Giovanni in Sicilia (1967)

 

Dall’omonimo romanzo di Vitaliano Brancati

 

Regia di Alberto Lattuada

 

 

 

Giovedì 28 febbraio

 

A ciascuno il suo (1967)

 

Dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.

 

Regia di Elio Petri

 

In un paese della Sicilia vengono uccisi due uomini: il farmacista Manno e il dottor Roscio. Le indagini della polizia risultano superficiali ma Paolo Laurana, un professore di liceo, riesce a cogliere una verità più scomoda.

Prix du scénario al 20esimo Festival di Cannes

Quattro Nastri d’argento

 

Giovedì 7 marzo

Enrico IV (1984)

Regia di Marco Bellocchio

Dall’omonimo dramma di Luigi Pirandello.

Cadendo da cavallo durante una festa in maschera, un giovane assume l’identità del costume che indossa, quello di Enrico IV. A vent’anni di distanza, la verità sarà svelata ma la follia non potrà avere fine. Libera trasposizione nel segno dello stile di Bellocchio.

 

Giovedì 28 marzo

Cadaveri eccellenti (1976)

 

Dal romanzo Il contesto di Leonardo Sciascia

Regia di Francesco Rosi

La visione è preceduta, alle 19.30, dal documentario Il cineasta e il labirinto (Italia, 2002, 55’) di Roberto Andò.

In una regione del sud, qualcuno uccide di seguito tre magistrati. L’ispettore Rogas ritiene che l’omicida sia un farmacista ingiustamente condannato, anni prima, per un presunto tentativo di avvelenamento, e ora scomparso. Quando, però, il misterioso assassino comincia a uccidere i magistrati della capitale, il capo della polizia impone a Rogas di indirizzare le indagini verso gruppi di estrema sinistra. L’esito sarà tutt’altro che rassicurante, coinvolgendo i vertici della politica e della polizia.

 

Due David di Donatello

 

Giovedì 28 marzo

Todo Modo (1976)

Dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia

Regia di Elio Petri

 

Mentre in Italia dilaga un’epidemia che causa numerose vittime, in un albergo-eremo, retto da gesuiti, si radunano uomini politici, affaristi, banchieri, tutti legati alla Democrazia Cristiana. A condurre gli esercizi è l’inquietante Don Gaetano e al centro delle attenzioni è il Presidente. Ben presto una serie di omicidi, all’interno della struttura, provoca il panico.

Due Nastri d’argento

Due Globi d’Oro

Due Grolle d’Oro.

 

 

Giovedì 18 aprile

Porte aperte (1990)

 

Dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.

 

Regia di Gianni Amelio

 

A Palermo, nel 1936, Tommaso Scalia uccide tre persone con freddezza. Il suo destino appare segnato: la pena di morte. Tuttavia, il giudice Vito Di Francesco, contrario all’esecuzione capitale, scava nella vita dell’imputato fino a trovare delle attenuanti, rimanendo fedele alla sua idea di diritto e civiltà giuridica.

 

Quattro European Film Awards

Quattro David di Donatello

Due Nastri d’Argento

Tre Globi d’Oro

 

 

Giovedì 2 maggio

Kaos (1984)

 

Da Novelle per un anno di Luigi Pirandello.

 

Regia di Paolo e Vittorio Taviani

 

«.. Io dunque son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti.» (Luigi Pirandello)

Quattro episodi, con un prologo e un epilogo, legati tra di loro dal volo di un corvo che porta un campanello appeso al collo. L’altro figlio, Mal di luna, La giara e Requiem i titoli.

 

Due David di Donatello.

1 Nastro d’Argento.

Globo d’Oro come miglior Film 1985

 

  

Giovedì 30 maggio

Il gattopardo (1963)

Dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Regia di Luchino Visconti

«Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.» (Principe Fabrizio di Salina).

Tra Storia, unità d’Italia, crisi dell’aristocrazia in Sicilia, dimensione familiare e disillusione politica ed esistenziale.

 

Palma d’oro a Luchino Visconti al Festival di Cannes 1963

David di Donatello miglior produttore a Goffredo Lombardo

Tre Nastri d’argento

 

 

Giovedì 6 giugno

 

Il manoscritto del principe (2000)

 

Sceneggiatura originale da testi di Francesco Orlando e Gioacchino Lanza Tomasi

 

Regia di Roberto Andò

 

La storia racconta un’esperienza decisiva per la formazione di due giovani molto diversi tra loro per classe di provenienza e propensioni: il rapporto di Marco Pace e Guido Lanza – nella realtà Francesco Orlando e Gioacchino Lanza Tomasi – con il principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, negli ultimi quattro anni della sua vita, dal 1953 al 1957, a Palermo. Anni nei quali il principe stava scrivendo quello che sarebbe divenuto Il gattopardo. (Dal libro La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò di Marco Olivieri, Edizioni Kaplan).

 

1 Nastro d’argento.

Premio Fellini e Premio Sergio Leone per la regia.

Jeanne Moreau nel film “Il manoscritto del principe” di Roberto Andò: fotografia di Lia Pasqualino.

 

 

 

 

 

 

 

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