The Lumineers ed il folk-rock #quickpost

Per i prossimi appuntamenti con il pubblico, una lunga serie di sold out aspetta i “Lumineers, gruppo americano in forte ascesa. Un trio polistrumentale, the Lumineers sono Wesley Schultz (voce, chitarra), Jeremiah Fraites (batteria, percussioni, mandolino, voce), Neyla Pekarek (violoncello, mandolino, pianoforte, voce). Il gruppo si è formato nel 2005 dall’incontro tra i due amici Schultz e Fraites con la violoncellista Neyla Pakarek, la quale fu la prima a presentarsi  ad un annuncio che i due squattrinati compagni di viaggio fecero pubblicare appena trasferiti dal New Jersey a Denver, in Colorado. Il loro stile definito spesso “rustico”, proteso al recupero della tradizione, alla riscoperta delle radici, ha … Continua a leggere The Lumineers ed il folk-rock #quickpost

Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Miei cari, pensandovi, pensando all’incontro e a quella bellissima canzone di De Moraes con Endrigo, che mi insegnò il mio caro Francesco e di cui osavo stonacchiare qualche nota di ritorno da Capo D’Orlando in compagnia di Gianluca e Maria Grazia, riflettevo sul fatto che la vita come la poesia altro non sono che “l’arte dell’incontro”. Arte perché non semplice consegna del destino al caso, bensì ARTHMÒS quale necessario impegno e dispendio di energie e volontà perché il caso si faccia destino o, quantomeno, comune percorso fattivo, creativo, condiviso. Ed in questo arthmòs creativo e costruttivo l’incontro non fa che generarsi e rigenerarsi nell’altro, perpetuandosi, rinnovandosi all’infinito. … Continua a leggere Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Intervista a Franco Arminio

“La lista Tsipras […] è una lista meridionalista. Non vogliamo uscire dall’Europa, vogliamo portare l’Europa nel Sud. È un’operazione culturale prima ancora che politica. Il Nord del mondo ha fallito. […]” *** Arminio la campagna elettorale è cominciata da appena un mese, come ti senti? È un’altalena di entusiasmo e scoraggiamento. Ogni giorno, ogni ora contiene le sue oscillazioni. È un andamento tipico della mia vita. La campagna elettorale ha accentuato questo schema bipolare. Uno schema che ha prodotto buona scrittura, credo. Spero possa produrre anche buona politica. Mi pare che l’esordio sia stato infelice. Mi riferisco all’intervista che hai rilasciato … Continua a leggere Intervista a Franco Arminio

Il dire Celeste – Giuseppe Bonaviri

Nasce a Mineo, in provincia di Catania nel 1924 dove vive fino al conseguimento della Laurea in medicina a 24 anni d’età; una volta laureato si reca a Frosinone, dove vive esercitando la professione di medico condotto fino alla sua scomparsa, avvenuta esattamente cinque anni fa: il 21 marzo del 2009. Ancorato alla sacralità di un’appartenenza metafisica, più che fisica, all’isola che gli diede i natali e che, come egli stesso afferma, in sé serba le fascinazioni delle terre di conquista: arabe, bastarde e selvagge per destino e geografica connotazione naturale; Bonaviri fonde, attraverso la sua esperienza letteraria – come … Continua a leggere Il dire Celeste – Giuseppe Bonaviri

Carteggio V: Peregrini d’assenza

La letteratura, non so se purtroppo o per nostra fortuna, è diventata in qualche modo la forma di tutta la nostra vita. Credo anche per te. E so che anche per te la letteratura nascondeva sempre molte altre perturbanti e gravi cose dell’anima, che anche a te è piaciuto di guardare a’ poeti come a maestri. Il che è forse molto sbagliato, ma è pur vecchio e dolce difetto, e poi nostro (cosicché non sapremmo condannarlo). Da una lettera di Natalino Sapegno a Guglielmo Alberti, 2 febbraio 1927 Che cos’è più importante? Qual è la ragione, la spinta del dire? … Continua a leggere Carteggio V: Peregrini d’assenza