di Ilaria Grasso
Cosa vuol dire leggere? Come opera in noi l’atto di leggere? Questi bei versi di Erich Fried portano sul piatto la questione in maniera semplice e diretta. Leggere potrebbe essere un gioco di specchi, un esercizio di empatia che operiamo nei confronti di noi stessi e della nostra immagine e in quella altrui. Ma potrebbe essere anche un modo per imparare a conoscere gli altri e aguzzare la nostra vista per interpretare il mondo in maniera molto acuta. Dobbiamo però essere onesti e sforzarci per capire e avere il coraggio di assimilare, elaborando con profondità e grande forza di volontà, tutti i particolari delle immagini che si manifestano ai nostri occhi. Se è vero che le parole hanno il potere di evocare situazioni piacevoli che ci fanno sognare, è vero anche che esse ci mostrano fantasmi e ombre che, spesso in alcune fasi della vita preferiremmo non vedere. La lettura di versi e prosa ci presenta sì vasti orizzonti ma anche tanti limiti, nostri e delle cose dell’esistenza. A noi la scelta di superarli e vivere in maniera più autentica e consapevole.
In molti libri
ho letto
me
e nient’altro che me
Ciò che non ero io
non potevo
proprio
decifrarlo
Allora quei libri
avrei dovuto
piuttosto
non leggerli.
Da “E’ QUEL CHE E’ Poesie d’amore di paura di collera” tradotte da Andrea Casalegno – Giulio Einaudi Editore