Autori estinti, n. 9: James Baldwin (terza parte)

Andando nelle librerie per comprare libri da regalare in questo periodo natalizio, ho notato una bella novità: la casa editrice Fandango ha pubblicato il secondo romanzo di James Baldwin, La stanza di Giovanni. In questo libro, Baldwin esce dalle tematiche americane della sua prima opera, Gridalo forte, tutta ambientata in una comunità nera di Harlem, e diventa internazionale, europeo. Il romanzo infatti è ambientato in Francia, dove Baldwin andò presto a vivere, e i protagonisti sono in parte americani, in parte francesi. L’opera è molto considerata nella comunità lgbt perché è una delle prime opere del Novecento che tratta esplicitamente il tema dell’amore omosessuale. Il protagonista, infatti, è combattuto tra l’amore per la fidanzata americana e il nuovo, bel ragazzo conosciuto a Parigi, Giovanni, appunto. Baldwin quindi non si limita a descrivere un amore interraziale ma anche un amore sofferto per i pregiudizi morali legati all’omosessualità. Con una scrittura che non lascia alcuno spazio allo sperimentalismo, alla ricerca di raffinatezza, ma si concentra sui moti dell’anima dei protagonisti.

La trama de La stanza di Giovanni è descritta nel dettaglio qui:

https://it.wikipedia.org/wiki/La_camera_di_Giovanni

Si consiglia di non leggere il plot fino alla fine.

Ecco la descrizione del libro sul sito di Fandango:

David, un giovane newyorkese in fuga da se stesso, è approdato a Parigi nel tentativo di affrancarsi dalla propria educazione, e dalla vita da ragazzo perbene che sembra essergli stata cucita addosso. Mentre la sua fidanzata, Hella, è in Spagna per riflettere sul futuro della loro storia, in un bar David conosce Giovanni, impertinente e luminoso, e ne rimane irrimediabilmente attratto. E dal loro incontro, dal primo momento in cui entra nella sua stanza, piccola e disordinata, saprà di essere perduto, che né la vergogna né la paura riusciranno a riportarlo
a casa.
Diviso tra Hella che incarna il desiderio di normalità, il sogno di una tranquilla vita americana, e Giovanni che invece è forza, cuore e istinto, David attraversa le strade di Parigi, vede i colori e le stagioni passare, sente passioni e bisogni taciuti riemergere e chiedere il conto. La difesa della propria identità implica sempre una lotta dolorosa, e così è anche per David, solo che la sua debolezza e la sua indecisione faranno soffrire tutti coloro che lo amano e che lui stesso ama.
Come ha dichiarato lo stesso Baldwin in un’intervista del 1984: “La stanza di Giovanni parla di quello che succede se hai paura di amare”.

“La stanza di Giovanni è un romanzo di intensità unica e di una bellezza eccezionale, ipnotico, intimo, straziante.”
Jhumpa Lahiri

Descrizione

Buona lettura.

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