Rita Bompadre su “De viris illustribus” di Filomena Gagliardi

di Rita Bompadre 


De viris Illustribus” di Filomena Gagliardi (Nulla Die Edizioni, 2020) è un potente omaggio alla cultura classica, intesa nell’interpretazione filologica della formazione intellettuale, come patrimonio di conoscenza e di erudizione. I testi diffondono l’esperienza degli antichi ed illustri ideali, rivolgono l’origine del mondo alla mitologia dell’eternamente presente, seguono il luogo sacro della comunicazione, rischiarato dalla luce della bellezza. I versi abbracciano l’armonia infinita delle citazioni esemplari e le immagini primitive arricchiscono la grazia poetica e traducono i contenuti efficaci, i motivi d’ispirazione con inesauribile energia letteraria. La mirabile, sapiente, illuminata poesia di Filomena Gagliardi è pura riconoscenza di un’epoca, recupero consapevole di un modello da ritrovare, nella gioia della sensazione del valore morale La contemplazione degli eventi e la scoperta rivelatrice delle sentenze, tracce lasciate dalla prospettiva storica del passato, incarnano l’influenza naturale della coscienza umana, animata dall’affinità con la profonda concordia di uno stato felice della vita, in accordo con la prosperità dell’immaginazione, con la visione rigeneratrice del mito. La poetessa ripercorre l’uguaglianza dei sentimenti, la necessità spontanea di ricordare l’autenticità del bene, il rapporto tra la vita dell’uomo e le compiute aspirazioni della sua natura. Nell’evoluzione della ragione, l’uomo, nel dominio dei propri impulsi sensibili, è simbolo della virtù. Gli uomini illustri di cui parla Filomena Gagliardi sono interpreti del comune desiderio di rigenerazione e di rinascita interiore, hanno la saggezza e la sapienza dei principi supremi della verità e della fermezza vitale. L’attività dello spirito educa l’intuizione e nella libera ricerca cognitiva riscatta il senso apollineo della riflessione, muove il dubbio, è causa dell’enigma. La liberazione estetica della poesia, genera un linguaggio capace di esprimere la democrazia dei valori condivisi e dare corpo all’universalità del coraggio etico. Il tempo, conosciuto dalla poetessa, è l’espressione della memoria collettiva, la destinazione compiuta con l’esperienza del vissuto, nella volontà di comprendere la spiegazione della storia, il luogo dell’autenticità, abitato dalla dottrina speculativa del comportamento umano. Leggere “De viris Illustribus” è scoprire il fascino inesauribile dell’antichità e la magnificenza dei classici, conoscere la concentrazione e la dilatazione dell’indagine in un mondo leggendario che ispira l’equilibrio sovrasensibile delle nobili imprese orientando l’arte della motivazione e la misura della creatività. L’autrice decifra l’epoca attuale, valuta il destino dell’umanità, sfida il prestigio dell’ars oratoria con la finalità di conoscere gli antichi per capire il presente. La cultura intesa come qualità autonoma, come esperienza delle idee, nell’inciso dei versi, in un lirismo rielaborato dalle figure eroiche e risolute, astute e fedeli metafore trasmesse nella guida di ogni insegnamento, protagoniste del desiderio di gloria e di immortalità.

 

Testi scelti 

 

Omero II

 

Poesia

tu stesso

fugace parola

il tuo nome

senza esistenza:

mito

senza parola scritta

logos,

parole colorate

reali

cangianti.

Tu

Omero

“il non vedente”

sei veggente

vate

rivelatore di alate parole.

 

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Esiodo

 

Primo poeta reale

primo cimelio

dell’antica Beozia

abitata dai duri contadini.

 

Artefice poetico

del Cosmo

sostenitore

fervente

della dura legge del lavoro.

 

Tu,

visitato in sogno dalle Muse,

affidi alla tua parola

la Verità

la Saggezza

la Pace fraterna.

 

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Aristotele nel cuore

 

Ascoltandoti

ti ho amato:

parlavi di musica,

di emozioni,

di uomini.

Cosa sei a distanza (Ulisse e dintorni)

 

Ripercorro il mare epico

narrando gli eventi

gli stessi.

 

E ci sei,

sempre,

come digressione

nella Narrazione.

 

Riaffiori

ad ogni passaggio,

ad ogni incrocio

ad ogni snodo

come tempietto perenne.

 

Lì stai

davanti a me

oltre il tempo

oltre lo spazio

al di là delle strade.

Superandoti

ti inglobo

come capitolo

archiviato

vissuto

non rinnegato

dal libro della mia Vita.

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Uomini illustri

 

Talora nascono anche oggi

uomini illustri.

Sono persone semplici

che incontriamo per caso

magari in biblioteca.

E ci entrano

nella Vita.

Ci restano accanto

quando siamo peggiori

credono in noi

quando noi smettiamo di farlo.

Ci hanno colpito

fin dall’inizio

con il calore delle loro mani.

Per chi è ferito da sempre

queste persone

Sono uomini illustri:

danno Luce!

In modo discreto

Brillano ovunque.

 

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