Pillole di poesia – Alberto Toni

di Ilaria Grasso

Stamattina ci sono i funerali di Alberto Toni, poeta e uomo di raffinatissima intelligenza. Lo ascoltai la prima volta a una mostra di Serena Maffia che curò l’esposizione di ritratti di grandi poeti e letterati. Seguì una lettura di poesie durante la quale mi colpirono molto i versi di Alberto Toni. Ne fui talmente colpita che piansi. Passata la commozione mi avvicinai timidamente e parlammo molto sul tema della memoria, oggetto della poesia che aveva letto. Chiesi di poterne fare una nota di lettura proprio qui su Carteggi Letterari. Fu disponibilissimo ed elegante, d’una eleganza innata che è così rara a trovarsi. Voglio ricordarlo oggi con questa sua poesia. Mi sembrano versi utili soprattutto a chi a lui era legato e rimane qui su questa terra. Ci invitano a guardare avanti senza dimenticare ciò che è stato non rimanendo solo ancorati al passato ma considerando sempre tutti i tempi dell’esistere. Possiamo sapere in quale area del cervello si trova la memoria ma non sappiamo dove sono i ricordi perché essi appartengono all’anima che non ha consistenza eppure è così tanto reale nel nostro percepito. Da quest’assunto parte la riflessione di Alberto Toni dando vita a dei versi di inusitata struttura di pensiero e pieni di speranza. Di paura, terrore, pericoli non ce n’è  nemmeno l’ombra perché il sole della speranza è un cardine che dobbiamo impegnarci a tenere fisso a mezzogiorno. Ti saluto così caro Alberto con un pensiero di vicinanza alla tua famiglia.

Diciamo, così, la nostra più bella

stagione è nell’anima – le cose

viste e toccate,

dentro il tempo che viene.

Facciamo che niente

Porti via la speranza che ci guida.

Tu che piano respiri accanto a me.

Sono, in poche parole, proiettato

in avanti. Domani,

nei luoghi che saranno per noi importanti.

Da Dogali – Edizioni Empiria

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