FLASHES E DEDICHE – 105 – L’AIUTO DELLA VARTOLO

Riprende oggi dopo un periodo di interruzione questa piccola rubrica e lo fa con una doppia uscita : una nuova voce e un poeta consumato.

Era da un po’ che volevo parlare di questa giovane autrice, in uscita con il libro d’esordio : “ L’aiuto a non morire”. Arianna  Vartolo, stimata tra l’altro dal buon Antonio Veneziani, ci offre un lavoro compatto e maturo, una scrittura squarciante alla ricerca del salvifico. È un percorso di testimonianza, che affonda e taglia la parola coerentemente; percorso di un male mortale che segue un cammino che si stringe sempre di più, sfiorando il corpo, iniziando a soffocare  la razionalità, impedendo il ritmo del respiro. Respiro, vento e la forza della scrittura danno vita ad una   (ri)nascita, rinascita che avviene passando da quella crepa rimasta, da quella fessura dove la poesia diviene, usando le parole della Panico, “notevole e splendente”.

 

 

E,

se anche si volesse

capire, ci sarebbe

– sempre –

troppo vento.

 

***

 

Geometrie solide

di sogni e di tocchi

in penombra; il vuoto, respiro

di costruzioni.

 

***

“È questo”, sento
ripetere dalla tua voce:

quell’antico male non ha più
vita – qui – e potenza rende
te oceano
e linfa.

Questo
è. Adesso
è.

 

***

L’aiuto a non morire
– su queste strade
ampie: assorbire le orme.

 

 

 

Il grande Sergio Carlacchiani interpreta Arianna Vartolo

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