AIDA Concert Gala al Teatro Antico di Taormina per Mythos Opera Festival

di Marta Cutugno

Dall’abbozzo in prosa del libretto di “Aida” – 1870 ca

Oh, foss’io quel guerriero! E ritornare potessi carico di gloria e di allori a deporre a piedi della mia bella Aida la spada vincitrice. Tu sei bella più dell’aurora del mattino, più splendente degli astri del cielo; benché figlia de’ miei nemici, io t’amo o prigioniera”

Taormina – Venerdì 24 agosto, in scena l’AIDA Concert Gala, nella suggestiva location del Teatro Antico e per il Mythos Opera Festival, che chiuderà la sua seconda edizione con “La traviata” diretta dal M° Filippo Arlia. Una serata in onore dell’indimenticato ed indimenticabile tenore Giuseppe Di Stefano nel decimo anniversario dalla sua scomparsa, omaggiato dell’esecuzione in forma di concerto di uno dei capolavori assoluti di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni. Clementi le condizioni atmosferiche che, diversamente, lo scorso mercoledì 22 agosto, avevano impedito il regolare compimento di “Cavalleria Rusticana” per il Premio Internazionale Giuseppe Di Stefano e costretto i Maestri d’orchestra della Filarmonica della Calabria ad allontanarsi dal palco per portare gli strumenti, giustamente e doverosamente, al riparo dalla pioggia. Nella serata di Venerdì, gli atti di Aida sono stati inframezzati da una cerimonia di premiazione con la consegna di due riconoscimenti: premio al grande regista Franco Zeffirelli per gli alti meriti culturali riconosciuti in tutto il mondo, ritirato dal regista Luca Verdone, fratello dell’attore e regista Carlo e premio al soprano Lucia Aliberti, artista siciliana che lo scorso anno ha festeggiato i suoi quarant’anni di fulgida carriera internazionale e che ha eseguito dinanzi al pubblico del Teatro Antico il pucciniano “Vissi d’arte” ed il famoso brindisi da “La traviata” del compositore di Roncole di Busseto. 

 

Insieme ai protagonisti del dramma d’amore della schiava etiope, sul palcoscenico dell’Antico di Tauromenion,  troviamo gli artisti del Coro Lirico Siciliano diretto dal M° Francesco Costa e l’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal M° Dian Tchanabov.  Nel ruolo di Radamès, il tenore coreano Rudy Park sfoggia ottimo materiale vocale ed un timbro smagliante ma sceglie un’interpretazione oltre misura, spingendo enormemente in acuto e poco modulando la sfera dinamica. L’eccessiva potenza della sua “Celeste Aida”, infatti, compromette la richiesta soavità nell’adorazione della “forma divina” dell’amata. Nel ruolo del titolo non emerge Valeria Attianese: apprezzabile il gusto nella cura dei pianissimo e dei filati, il soprano porta a termine i quattro atti ma con instabilità e non propriamente in aderenza alle caratteristiche peculiari del personaggio.

Eccellente Alexander Anisimov come capo dei Sacerdoti: un Ramfis che si impone e distingue per la vocalità rotonda e controllata, suo punto di forza nei pezzi di insieme. Con il dominio assoluto della scena, Anisimov dimostra padronanza ed equilibrio, segnando nettamente la differenza. Performance incerta per la figlia del re, Amneris, interpretata da Natasha Novitskaia: buono il temperamento penalizzato da una resa vocale claudicante. Amonasro è Carmine Monaco, voce abbondante e sonora ma con imperfezioni in tenuta e controllo. Molto bravo e fermo Vassily Savenko nei panni del Re. Grandi finezze si riscontrano ed intravedono nel giovane soprano ungherese Edit Suta, qui come ieratica Sacerdotessa. Buona la performance del messaggero Sergio Martinoli. 

Sul podio, il M° Dian Tchanabov ha ben condotto il Gala, richiedendo, dall’accenno al grande gesto, una compartecipazione totale e sentita. Escludendo pochi momenti di incertezza, l’Orchestra Filarmonica della Calabria si conferma rigorosa ed attenta compagine dallo smalto orchestrale di livello. Non convince il Coro Lirico Siciliano che non ha lasciato emergere la giusta energia vocale consona all’opera verdiana, viaggiando su sonorità che sono giunte sorde e poco nitide. Le coreografie eseguite da Federica Rosati e Salvo Nicolosi, accompagnati da un piccolo corpo di ballo, non possono definirsi eccezionali.

La regia della serata è stata firmata dal regista Nino Strano, con il coordinamento di Giancarlo Zanetti. Prossimo appuntamento per il Mythos Opera Festival è “La traviata” in scena nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina il 28 agosto alle ore 21:30.