Filippo Arlia e l’Orchestra Filarmonica della Calabria al Teatro Politeama di Catanzaro

di Marta Cutugno

Catanzaro. Due potenti partiture di due grandi russi animano il programma di uno strepitoso concerto al Teatro Politeama Mario Foglietti: sabato 3 marzo, la presentazione, in prima assoluta, di “Pictures at an Exhibition” di Modest Mussorgsky, attesissimo debutto discografico dell’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal M° Filippo Arlia, edito dalla Warner Music. Per la prima volta in Italia – e sono poche le versioni simili al mondo – Filippo Arlia, classe 1989, il più giovane Direttore di Conservatorio d’Italia, direttore d’orchestra e pianista calabrese propone in cd “Quadri di un’esposizione” in doppia versione, quella pianistica originale di Mussorgsky (1874), e quella orchestrale, la celebre, di Maurice Ravel (1922).

L’attento pubblico del Politeama, composto perlopiù da giovani, è stato letteralmente rapito dal programma del concerto che insieme ai famosi quadri del compositore del Gruppo dei Cinque, in una prima parte ha previsto anche l’esecuzione de “Le Sacre du Primtemps” di Igor Stravinskij, in continuità con lo spirito rivoluzionario ed avanguardistico che ha segnato un’epoca e che costituisce un passaggio determinante nella storia della musica tutta. Presente in sala anche  Laura Piazzolla, moglie dell’illustre Astor.

Un giorno […] in modo assolutamente inatteso giacché la mia mente era occupata da cose affatto diverse, intravidi nell’immaginazione lo spettacolo di un grande rito sacro pagano: i vecchi saggi, seduti in cerchio, osservano la danza di morte di una vergine che essi stanno sacrificando per propiziarsi il Dio della primavera. Fu il tema del Sacre du primtemps” –
Igor Stravinskij- Chroniques de ma vie, Paris 1935-1936.

L’aneddoto narra di colluttazioni e fischi che avrebbero ostacolato la prima de Le Sacre du Primtemps: in scena al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi il 29 maggio del 1913, i Balletti russi di Sergej Djagilev, le scenografie di Nikolaj Konstantinovič Roerich e la coreografia di Vaclav Nižinskij. Il rito stravinskijano – articolato in L’Adoration de la Terre e Le Sacrifice – è ciò che di più originale ed anticonvenzionale attendesse il Novecento musicale per assumere finalmente una sua forma. Nel vortice ritmico ed armonico della Sagra, definita une oeuvre fauve – un ‘opera fauvista – ne Le coq et l’Arlequin del 1918 di J. Cocteau, esplodono paganesimo e primivitismo resi vivifichi e carnali nell’extramusicalità dei suoi significati. Non meraviglia che, a suo tempo, quella danza sacrificale e propiziatoria, unita all’inedita spregiudicatezza ritmica, abbia sconvolto un pubblico impreparato ed ancorato ai ben diversi canoni romantici e tardo romantici.
Il M° Filippo Arlia ricava dall’Orchestra Filarmonica della Calabria equilibrio e giuste tensioni con la massiccia forza in Les Augures printaniers,  il criptico e vorticoso disperdersi dei suoni nel Jeu du rapt fino alla stasi immaginifica, cavernosa e trascinante del Rondes printanières. Il gusto della trepidazione e dell’attesa mistica ed euforica al tempo stesso pervade Le Sacrifice, dai Cercles mystérieux des adolescentes a Action rituelle des ancêtres, fino alla fatale danza dell’eletta.
Esecuzione eccelsa ed impeccabile quella dell’Orchestra Filarmonica che, tra la linearità popolare dei temi e la vivace complessità dell’invenzione ritmica stravinskijana, lascia intravedere la tessitura folklorica de Le Sacre nel suo più arcaico splendore.

Cuore pulsante del concerto ed oggetto di questa prima incisione discografica per la Filarmonica calabrese è Pictures at an Exhibition di Modest Mussorgsky. Nel 1874 Mussorgsky visitò a Mosca una mostra dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Victor Alexandrovich Hartmann, suo amico, scomparso prematuramente a soli 39 anni. In memoria di quel legame fondato sull’amore per le radici etniche e per il folklore russo e colpito dalla forza comunicativa di quelle forme e di quei colori innanzi i suoi occhi, compose una suite per pianoforte: dieci brani, che tracciano impressioni e sensazioni in musica, intercalati da una promenade dai mille volti ma uguale funzione strutturale, quella di guidare l’ascoltatore nel passaggio emotivamente forte da un quadro musicale all’altro. Imponente la resa orchestrale della trascrizione raveliana ad opera della Filarmonica della Calabria, guidata con audacia e perizia da Arlia che – dalle cupe atmosfere di Gnomus alle suggestioni impressionistiche de Il vecchio castello, al possente Bydlo,  al drammatico Con Mortuis in lingua morta sino al gran finale La grande porta di Kiev di inaudita intensità e pathos – colora l’esecuzione di molteplici sfumature, sfruttando appieno le potenzialità tecniche e timbriche della compagine e tenendo fede alla potenza evocativa che, in maniera ostinatamente impegnativa, questo componimento richiede.

A concerto concluso, il M° Filippo Arlia ha caldamente ringraziato Paolo Tondo – Classics & Jazz Manager presso Warner Music Group – ed ha voluto sottolineare quanto proficua si dimostri l’ottima sinergia tra la Fondazione Teatro Politeama – Presidente: Sergio Abramo – Sovrintendente: Gianvito Casadonte – ed il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Cz) da lui diretto. Il traguardo raggiunto, secondo Arlia, scrive una pagina importantissima nella storia della Calabria, terra dimenticata ma fucina di talenti – e tra questi molti, giovani e giovanissimi, sono impegnati nell’Orchestra Filarmonica – che, pronti a scrivere il loro futuro ed orgogliosi di essere calabresi, non dovrebbero mai sentirsi costretti a lasciare i propri luoghi di origine per realizzarsi. La pubblicazione di Quadri di un’esposizione per Warner è , per Filippo Arlia, solo l’ultimo tassello di una carriera in piena corsa ma estremamente brillante. Per il progetto “Duettango” con Cesare Chiacchiaretta, omaggio ad Astor Piazzolla, il M° Arlia si è esibito nella prestigiosa Carnegie Hall di New York nel 2015, esperienza che nel 2017 è divenuta disco esportato in 16 Paesi al mondo e presentato lo scorso dicembre anche al Quirinale; come pianista classico e direttore d’orchestra ha tenuto più di 350 concerti in tutta Europa, Russia, America del Nord ed America Latina, Asia, Nord Africa e Australia, calcando alcuni dei palcoscenici più famosi del mondo come la Mary Flager Cary Hall di New York, la Sala “Rachmaninov” di Mosca, la “S. Katherine Concert Hall” di Vilnius, la Cairo Opera House, l’Auditorio Nacional de Musica di Madrid. A maggio 2018 Filippo Arlia tornerà alla Carnegie Hall per omaggiare Gioacchino Rossini. L’Orchestra Filarmonica della Calabria da lui diretta tornerà, invece, al Politeama di Catanzaro il 5 maggio per la messa in scena di “Otello” di Giuseppe Verdi.

Antonio Raffaele Photographer

Rispondi