Catalunya, n. 3 – o i 42 anni dalla morte del dittatore Francisco Franco

1. È morto all’improvviso in Argentina José Manuel Maza, il procuratore generale dello stato spagnolo che ha incarcerato (o chiesto il carcere per) tutti i leader indipendentisti catalani, con accuse da ergastolo. Solo quelli fuggiti in Belgio finora si sono salvati.

La carica che ricopriva era di tipo politico, dato che è stato nominato Procuratore direttamente da Rajoy. Questo la dice lunga di quanto la giustizia spagnola sia subordinata al governo. Uno stato che fa fuori gli oppositori politici con la polizia e la giustizia non è forse fascista? Puigdemont non ha commentato l’accaduto.

2. Junker ha sostenuto che Rajoy e il suo agire politico ha molto seguito in Catalogna. Puigdemont gli ha ricordato che il Partito popolare di Rajoy ha l’8,5% dei voti.

3 42 anni fa moriva Francisco Franco, dittatore. E’ sepolto nella Valle de los Caidos. Il complesso benedettino è patrimonio nazionale spagnolo dal 1957. Oggi Puigdemont twitta:

“Franco died 42 years ago today and his grave is still revered inside a touristic monument paid through the Spanish state budget. Europe 2017” E mette l’immagine che ho posto in copertina.

4 La situazione in Catalogna è di stallo. Si attendono le elezioni. Finora non è previsto che venga scarcerato nessun leader indipendentista. Se vincessero i partiti indipendentisti si troverebbero i loro eletti in prigione, o all’estero con un mandato di cattura internazionale pendente. Chi governerà la Catalogna? Rajoy non si pone nemmeno il problema, per il premier spagnolo tutto si riduce a rispettare la legalità, non vede nemmeno il problema politico. L’Europa sta a guardare.

5. Il problema catalano è prima di tutto politico dato che riguarda la popolazione intera di una regione, che è divisa a metà tra unionisti e indipendentisti (ma molti unionisti caldeggiano una maggiore autonomia). Non è un problema legale – senza contare i legami tra governo spagnolo e giudici che incarcerano gli indipendentisti. Il problema legale è semmai un problema di diritti umani per i leader catalani. Negando il problema politico e dei diritti umani, l’Europa sta facendo una pessima figura. Lo storico Aldo Giannuli sul suo sito dà dell’imbecille a Puigdemont (mancando di rispetto a una intera nazione) ma riconosce che l’Europa dovrà attivarsi per liberarlo, perché se non si liberano gli indipendentisti moderati, allora si sta spingendo verso una reazione armata.

Puigdemont e Catalogna: tocca difendere anche gli imbecilli.

Postilla. Sono stupito di come anche Giannuli in qualche modo rimproveri gli indipendentisti catalani di non aver tenuto pronti i cannoni, come se chi non è pronto a fare una guerra sia uno sprovveduto. La storia fatta con la democrazia e la nonviolenza pare non essere possibile per Giannuli. E come ricorda Puigdemont questa è l’Europa nel 2017, a 42 anni dalla morte di Franco.

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