Pillole di poesia – Simone Cattaneo

di Ilaria Grasso

Ci sono cose che possono farci compatire ma non giustificare le cattive parole e i gesti estremi di un uomo misogino. Parlo della profondità di una ferita amorosa e dell’assenza di strumenti per curarla e farla rimarginare. In questa poesia di Simone Cattaneo troviamo la disperazione di un uomo che, senza più la donna amata, tocca le punte più estreme del odio e del disprezzo. Nei versi iniziali apostrofa l’amata con un epiteto pieno di rabbia. Gli occhi di quest’uomo sono accecati da una notte che sembra non finire mai e che sembra possa terminare solo con il suicidio. Questa poesia pare insegnarci quanto potrebbe essere più utile riconoscere il proprio dolore o i propri limiti per andare avanti senza fare del male a noi stessi e agli altri.

La cagna ha cambiato canile, mia moglie ha cambiato marito.
Così una sera di novembre, il mio amico Pino mi ha descritto
la sua vita sentimentale sdraiato sulla poltrona di plastica verde
della mia cucina. Poi ha spento la lampada al magnesio
macchiata dalle mosche, mi ha chiesto come stavo e
senza aggiungere altro se ne è andato.
E’ rincasato camminando sulla striscia a linea continua
della provinciale sperando che la notte si potesse tagliare.

Da Peace & love. Tutte le poesie– Il Ponte del Sale

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