Pillole di poesia – Ivonne Mussoni

di Ilaria Grasso

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Ci sono parole in grado di farsi culla accogliente e rispettosa. E ci sono poesie di una purezza accorta che aprono porte in grado di farti dialogare con te stessa senza paura. Questa poesia di Mussoni si prende in carico tutto quel che c’è da caricarsi, senza nominarlo, quasi per discrezione. E’ chiaro che lo fa per farti sentire libera e sparire al momento giusto, quello dell’azione con la sicurezza di chi ha compreso la lezione e ha in mano tutti gli strumenti per trasformare le proprie lacune. Così quel vuoto si riempie di senso e non è più sgomento.

Nessuno muore a marzo,
volevo dirlo ai medici,
a chi riesce a dire addio
come chiudere le porte
delle stanze vuote.
Ma senti, com’è terra calda il tuo restare,
e queste mani sembrano radici
se le apro dopo la preghiera.
Io vedo che ci sei dai pacchi dei biscotti,
da come muovo i passi
nel cerchio sicuro delle tue braccia
come quando mi indicavi
la risposta giusta con la penna,
e sapevo che eri tu a darla
ma sembravo io.

da LA CORRENTE DELLE COSE ULTIME – Giulio Perrone Editore

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