Pillole di poesia – Alessandro Brusa

di Ilaria Grasso

sale

Brusa ha una capacità di tenere fede alla parola tale che i fatti compiuti riescono a tornare ad essere parole ricche di senso. Questa delicata e difficile operazione è stata possibile grazie ad un’acuta osservazione del mondo e ad una capacità di analisi lucida della propria esistenza. Dopo l’inevitabile sofferenza, che brucia come sale sulle ferite, ecco il rimarginarsi delle cicatrici. Il segno che rimane è memoria per se e per gli altri. Del resto è medico e counselor dunque ben consapevole dell’importanza della cura di se e degli altri.

Vi guardo
———vagoni di un tram
——di una città straniera
marionette di un paese lontano
: tratti sconosciuti
e movimenti indistinti

non illudetevi di essermi alieni
perché negli anni passati a
guardarmi l’ombelico
ho imparato a leggere anche le
vostre rotaie
a conoscere la linea che seguirete
ed a prevedere la svolta perfino

e se vi chinerete a un re
o se dichiarerete guerra ad un altro
mortale che vi è nemico
io saprò perché
e saprò perfettamente quali fili
vi avranno tirato
e un giorno non troppo lontano sarò lì
con un paio di forbici in mano
a tranciare quello giusto.

Da LA RACCOLTA DEL SALE – Giulio Perrone Editore


In copertina: Alessandro Brusa.

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