“VINAFAUSA. In morte di Attilio Manca”: una questione di Stato, 9 aprile-Auditorium Rai di Palermo

Comunicato Stampa

VINAFAUSA. In morte di Attilio Manca
una produzione Compagnia teatrale Santina Porcino

di Simone Corso
con Francesco Natoli, Michelangelo Maria Zanghì, Simone Corso
regia Michelangelo Maria Zanghì

assistente alla regia Caterina Sfravara
costumi ed elementi scenici Francesca Cannavò
ideazione luci Franco Zanghì
musiche Chiara Pollicita
amministrazione Associazione Culturale Filokalòn
foto di scena Domenico Genovese, Nino Ferraro

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Lo spettacolo andrà in scena sabato 9 aprile 2016 presso l’ Auditorium Rai viale Strasburgo, 19 (Palermo)

Dopo la prima nazionale al Teatro Beniamino Joppolo di Patti, l’ultima produzione della Compagnia Teatrale Santina Porcino, “Vinafausa . In morte di Attilio Manca”, approda a Palermo, dove andrà in scena all’Auditorium Rai, sabato 9 aprile alle 21. L’opera, scritta da Simone Corso per la regia di Michelangelo Maria Zanghì, prende le mosse dalla tragica vicenda di cronaca che l’11 febbraio del 2004 vide la morte – in circostanze ancora da chiarire – del giovane urologo barcellonese Attilio Manca. Una morte ammantata da inesattezze e silenzio. Si alza il sipario su uno dei tanti piccoli, insormontabili, casi di cronaca che si intersecano ineluttabilmente con gli ultimi vent’anni di storia del nostro Paese. Un cadavere martoriato nel viso e nel corpo, con due buchi nel braccio sinistro: finisce qui l’esistenza terrena di Attilio, brillante medico trentaquattrenne, trovato morto nel proprio appartamento di Viterbo, dove lavorava presso l’ospedale Belcolle. Overdose si è detto. Suicidio, subito dopo. Al di là della presunta verità che è stata accertata nel corso delle indagini e del processo, affiorano fantasmi dalla coscienza che fanno rumore e si interrogano su altre domande, altre verità. In questo intrigo di sangue, sospetti e misteriose coincidenze, la morte di Attilio cessa di essere un caso tra tanti e assume i toni solenni di una questione di Stato, diventando un tassello nel grande mosaico della Storia d’Italia. Tutto sta in una scelta: bene o male. Non è così netta, non può esserlo, ma può essere una consapevolezza, prima dell’attesa, prima e del non sapere. Sulla sua morte, che ancora oggi aspetta delle risposte, un’ombra nera: Bernardo Provenzano.

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Michelangelo Maria Zanghì
Dal 2013 Direttore Artistico della rassegna teatrale ScenaNuda del Teatro Comunale Beniamino Joppolo di Patti. Nel 2014 fonda la Compagnia Teatrale Il Cavallo d’Ebano – Teatro Ragazzi, di cui è regista e attore. Specializzato in Discipline Teatrali all’Università di Bologna, è regista di numerosi lavori, tra cui le opere teatrali “L’occasione”,“Fiori Malsani”, con la Compagnia Teatrale Santina Porcino e “Mathilde” di Véronique Olmi, con Gianni Fortunato Pisani e Isabella Giacobbe.

Simone Corso
Già autore dello spettacolo teatrale “Contrada Acquaviola n.1”, per la regia di Roberto Bonaventura, con Antonio Alveario. Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione culturale Castello di Sancio Panza, è stato finalista al Festival di Teatro Civile CassinoOff e al Festival di Resistenza, Premio Alcide Cervi, a Gattatico (RE).
Simone Corso è attualmente in tournée con due produzioni del Teatro Vittorio Emanuele: “Antigone”, adattamento e regia di Michele Di Mauro e “Amleto” per la regia di Ninni Bruschetta.

Francesco Natoli
Si forma come allievo del laboratorio di formazione teatrale Officina Performativa, presso il Teatro di Messina. Segue diversi stage di formazione con Angelo Campolo, Domenico Cucinotta, Bruce Myers, Ninni Bruschetta. E’ attore in Amleto, regia di Ninni Bruschetta. Lavora attivamente con diverse compagnie teatrali per la regia di Saverio Tavano, Laura Giacobbe, Michelangelo Maria Zanghì e Roberto Bonaventura.

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