Composta nel 1924 (concepita, in un primo momento, per soli 2 pianoforti, poi orchestrata per pf e big band e successivamente ritrascritta per pf ed orchestra), eseguita per la prima volta il 12 febbraio dello stesso anno all’Aeolian Hall di New York, “Rhapsody in Blue” di George Gershwin (1898-1937) rappresenta la riuscita simbiosi tra i caratteri della musica occidentale definita “colta” e gli elementi della musica jazz. Gershwin, che inizialmente l’aveva intitolata “American Rhapsody”, la descrisse come “una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana”.

Per Voi, l’energica ed impeccabile interpretazione di Leonard Bernstein (1918-1999) al pianoforte dinanzi la New York Philharmonic, Royal Albert Hall 1976.

Marta Cutugno