TAT − WE ARE BUT ONE a cura di Laura Liberale − 9) Cose di casa (ottava)

TAT (WE ARE BUT ONE)

—–Messaggio originale—–
Da: Claudia Boscolo
A: Laura Liberale

Oggetto: Cose di casa (ottava)


Senza titolo

Il logo del sito di TAT è un ibrido (ancora!), ma invece di esserlo fra quello di Marte e quello di Venere, sembra un ibrido fra due Veneri, con doppia croce separata da un trattino, differenziandosi così da quello del transgender. È quindi assente l’elemento fallico di Marte, mentre è potenziato quello della fertilità femminile (la croce raddoppiata). Il pugno nella parte del simbolo che indica il corpo rimanda alla lotta e sottolinea come la creazione della pandroginia sia un atto politico.

La trasmutazione fisiognomica di Genesis P-Orridge acquista angolature che poco hanno a che vedere con l’esibizione del sé, con il narcisismo, per quanto legato a un’origine traumatica.

Il trauma in Genesis P-Orridge si fonde con l’intera esperienza della sua vita artistica.

Interessato all’occulto fin dalla prima adolescenza, aveva una nonna medium. Fu influenzato, già dai primissimi esordi, dagli studi sul silenzio di John Cage. Divenne amico di William Burroughs, che lo presentò a Brion Gysin, il suo primo maestro di magia. Con COUM s’iniziò alla performance art, unendo sesso e paranormale.

In astrologia, sesso, magia, occulto, paranormale, morte e trasformazione sono rappresentati tutti dalla casa ottava. Il gender bender come ambivalenza del sé in Genesis P-Orridge non è orrido e narcisista, è bensì l’annullamento del genere, l’abolizione di qualsiasi reminiscenza di essenzialismo biologico, l’accorpamento dell’amata nel proprio corpo, il dolore come occasione di mutamento.

Non vi è alcuna relazione con il trauma, o i tentativi di superamento del trauma, non è malessere esteriorizzato, ma il completo superamento del sé con la trasformazione del corpo in corpo politico, in corpo di contestazione.

La morte, casa ottava, produce quindi trasformazione totale e positiva.

L’esibizione pornografica come forma d’arte suscitò dibattito nel parlamento britannico e guadagnò al gruppo l’epiteto di Wreckers of Civilization, epiteto di cui Genesis si fregiò per anni.

Distruggere la civiltà come sistema di compromessi ipocriti era l’obiettivo delle performance del COUM.

L’attacco ferocissimo al nazifascismo è determinante nella produzione artistica di Genesis P-Orridge. Il logo della Industrial Records era un’immagine modificata dei forni dei campi di concentramento. L’industria dell’intrattenimento come estrema manifestazione di nazismo=esibizione totalizzante del sé è teorizzata da Genesis costantemente. L’utilizzo di materiale fortemente disturbante, la sua equivalenza alla pratiche di marketing diffuse, lo resero talmente impopolare da divenire popolare.

Claudia Boscolo

In copertina: Throbbing Gristle

 

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