1987: sul palco di “Fantastico 8”, in diretta dal Teatro delle Vittorie in Roma per la regia di Luigi Bonori, due grandi protagonisti della scena musicale e cinematografica italiana. Finzione scenica oppure no, siparietto preparato o improvvisato, Alberto Sordi ed Adriano Celentano battibeccano benevolmente sui silenzi del molleggiato, sulla paternità di canzoni, sketch e tip tap e – ahimè, argomento ancora più che attuale – sui compensi che le televisioni (in quel caso, mamma Rai) dispensano a conduttori ed ospiti.
Sordi guarda l’orologio, poi lo riguarda ed Adriano esordisce: “Perché sei venuto qui?” E lui: “Non indovini? Per vederti dal vivo … Per rendermi conto de ste silenzi che fai; ma che so? Sti silenzi? Ste riflessioni? A me me nviti a nozze! A me non me va de fa niente!“. Al “tu sei interessato, sei venuto qui a pubblicizzare il tuo film“, Albertone replica “lo dici proprio a me? E tu che prendi i miliardi dalla Rai pe fa i silenzi?“. Poco dopo, i due si lasciano travolgere dal “Nonnetta, nonnetta, ritmo, ritmo” e strappano risate a suon di “oh ma tu sei strano” – “ma perché tu che sei normale?“
mc
