Magda Olivero: “Chi il bel sogno di Doretta” – La rondine #quickpost

Chi il bel sogno di Doretta
Potè indovinar?
Il suo mister come mai
Come mai fini

Da “La rondine” di Giacomo Puccini, la celebre aria del primo atto “Chi il bel sogno di Doretta”. L’opera, su libretto di Giuseppe Adami, venne composta tra il 1913 e il 1915: Magda, giovane amante di un ricco banchiere, decide di sognare, per una sola notte, l’amore romantico e, con semplici vestiti, si reca da Bullier, locale notturno parigino. Li incontra l’aristocratico Ruggero ed è colpo di fulmine. I due vanno a vivere insieme lontano dalla città e Ruggero invia una lettera alla madre manifestandole di voler sposare Magda. Quando giunge il consenso materno, però, Magda non sostiene più il peso della menzogna, rivela la sua vera storia e decide di abbandonare Ruggero, inutilmente pronto a dimenticare tutto pur di non perderla, e tornare alla vita di sempre.

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Nell’aria che segue, Magda completa al pianoforte un componimento dell’amico poeta Prunier“La mia nuova eroina: una cara donnina che fu presa dal male e immortalai tal quale nell’ultima canzone” : il sogno/illusione di un amore che è rivelazione, passione, ebbrezza, qui nell’interpretazione di Magda Olivero (1910-2014) artista sensibile ed estremamente espressiva; dalle doti vocali di “normale statura”, era padrona di una stupefacente tecnica, sublimi intenzioni interpretative – in scena donava tutto di se stessa – e di uno sconvolgente controllo dell’emissione e del fiato (indimenticabili i suoi filati accennati e rinforzati), probabilmente la cantante lirica vocalmente più longeva: le ultime incisioni risalgono agli anni ’90.

[Guarda il video: Magda Olivero canta “Io son l’umile ancella” nel 1993 (83 anni)]

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Ascolta “Chi il bel sogno di Doretta”

Chi il bel sogno di Doretta
Potè indovinar?
Il suo mister come mai
Come mai fini

Ahimè! un giorno uno studente
In bocca la baciò
E fu quel bacio
Rivelazione:
Fu la passione!
Folle amore!
Folle ebbrezza!
Chi la sottil carezza
D’un bacio cosi ardente
Mai ridir potrà?

Ah! mio sogno!

Ah! mia vita!

Che importa la ricchezza
Se alfine è rifiorita
La felicità!
O sogno d’or
Poter amar così!

Marta Cutugno

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