Vascomania: Sballi Ravvicinati del terzo tipo

di natàlia castaldi
(per Picky e Mema)

Sballi Ravvicinati del terzo tipo, terza traccia del secondo album “Non Siamo Mica Gli Americani“, del 1979, è forse uno dei pezzi e testi più belli e significativi di Vasco Rossi. Il testo, intenso e accompagnato da un ripetitivo giro d’accordi, nella sua semplicità sembra cullare il canto quasi parlato, recitato, che racchiude in sé una preghiera di speranza non in un Dio, in un salvatore, nell’avvento del politico risolutore, nel matto di turno, o negli alieni che negli anni Settanta venivano avvistati con paura e speranza in giro per il mondo popolando di fascinazioni fantastiche letteratura, musica (Extraterrestre di Eugenio Finardi, per citarne una, è del 1978) e cinema (Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg, è del 1977), ma nella consapevolezza dell’essere semplicemente uomini, esseri finiti e fondamentalmente soli, che a proprie spese impareranno che “dovevano fare da loro“, trovando volta per volta e “da soli” la soluzione ai problemi e alle avversità della vita, senza declinare a “quelli che sarebbero venuti in volo” la risoluzione delle cose, la remissione dei propri peccati e delle proprie responsabilità.

Così, in questa delicata dichiarazione di ateismo, Vasco ci dice che proprio nella scoperta – talvolta dolorosa – dell’umana debolezza e della sostanziale solitudine dell’uomo si trova la chiave di volta per la ricerca di quella solidità che ci consentirà di riprendere in mano le redini del nostro destino, fino ad arrivare a spiccare proprio quel “volo” tutto immanente che è lo stare dentro le cose della vita, con leggerezza , con consapevolezza.

***

E centomila occhi si voltarono
a guardare il cielo
con un sospiro leggero,
da quella parte sì, è da quella parte che
sarebbero venuti loro
l’aveva detto il vecchio pazzo
che abitava il monte
nessuno aveva dubitato
delle sue parole
avevano bisogno di loro
sarebbero venuti in volo.
E centomila cuori cominciarono
a sondare il cielo
con un sospiro leggero
da quella parte sì, è da quella parte
che sarebbero venuti loro
non c’era che aspettare fino all’alba
con pazienza e rassegnazione
avrebbero risolto tutto quanto loro
senza fare il minimo rumore
avevano bisogno di loro
sarebbero venuti in volo.
E centomila mani cominciarono
ad alzarsi verso il cielo
si stava già facendo giorno
e non era arrivato nessuno.
Non si poteva, più, aspettare invano
qualcuno già diceva
che non esistevano nemmeno
______ dovevano fare da loro,
fu allora che presero
________  __ il volo

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