Anna Bolena al Bellini di Catania: un tiro a canestro o un tiro alla fune?

Con “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti, si apre la stagione lirica 2015 del Teatro Bellini di Catania. La tragedia lirica in due atti del bergamasco, ambientata nell’anno 1536, venne alla luce per il Teatro Carcano di Milano e – su … Continua a leggere Anna Bolena al Bellini di Catania: un tiro a canestro o un tiro alla fune?

Lucio Piccolo. Il fascino di un genio dimenticato

di Diego Conticello Agli albori del secolo scorso, in una Palermo trasognata e pomposa dominata dai Florio, nasceva negli agi nobiliari Lucio Piccolo (27 ottobre 1901), figlio di Giuseppe, grande possidente terriero nell’area nebroidea (con antenati crociati) e della contessa … Continua a leggere Lucio Piccolo. Il fascino di un genio dimenticato

Grande musica al Vittorio Emanuele per il Capodanno 2015

Messina brinda al 2015 in compagnia della grande musica e abbraccia l’anno nuovo insieme alla Sua Orchestra diretta dal M° Marco Alibrando per il tradizionale Concerto di Capodanno. Teatro più che gremito di vasto pubblico, – non solo quello delle grandi occasioni – arricchito dalla presenza di numerosi giovani e giovanissimi e animato da un interessante programma. Si esordisce con l’esecuzione di classiche ouverture d’opera precedute dall’Inno di Mameli: le prime pagine da “L’italiana in Algeri” di Rossini, il Preludio dalla “Norma” di Bellini riespresso con notevole ed intima intensità e il Preludio da “Un giorno di Regno (ossia il … Continua a leggere Grande musica al Vittorio Emanuele per il Capodanno 2015

Il tormentoso cammino della conoscenza. Percorso nella poesia di Bartolo Cattafi

di Diego Conticello L’intera rotta poetica di Bartolo Cattafi si distingue, fin dagli esordi, per una sfilza di accensioni primordiali riguardanti il viaggio come metafora di ansia conoscitiva; la spasmodica ricerca del divino; la nettezza definitoria nella vorticosa nomenclatura degli … Continua a leggere Il tormentoso cammino della conoscenza. Percorso nella poesia di Bartolo Cattafi

Emiliano Michelini. Alcune poesie da “Costanza delle rose”

a cura di Diego  Conticello  MILANO (I) Una distanza diventava la faccia di mia madre, evasione in puntini e colori, rimanendo dentro le vetrine, scalciando nel porcilaio. Indossando la cicatrice cardiaca fredda come l’azzurro dei pini contro il cielo che … Continua a leggere Emiliano Michelini. Alcune poesie da “Costanza delle rose”

Elogio dell’incertezza. Un romanzo in versi sulla precarietà dell’esistenza.

di Diego Conticello Francesco Targhetta    Perciò veniamo bene nelle fotografie (ISBN Edizioni 2012) Forse non proprio a causa dell’immobilismo in cui versa la situazione presente, bensì perché manovrati dall’alto come burattini rimbecilliti dalle estrose castronerie dei potenti di turno, ci muoviamo … Continua a leggere Elogio dell’incertezza. Un romanzo in versi sulla precarietà dell’esistenza.

Un Barbiere di Siviglia double face al Rendano di Cosenza

Al via la stagione lirico-sinfonica 2014 del Teatro Comunale “A. Rendano” di Cosenza, inaugurata il 21 novembre con Il barbiere di Siviglia di G. Rossini. Il melodramma buffo in due atti del grande pesarese ritrova vita in versione scenica minimalista e double face, su doppio canale temporale: la lunga e centrale parentesi dell’epoca tradizionale è incastonata tra due brevissime sezioni ambientate in tempi molto più recenti. Durante la sinfonia di apertura, un barbiere viene derubato dell’incasso da due malandrini; avvilito, prende sonno sulla poltrona del salone e introduce il sogno dell’opera. In veste di sonnambulo passeggerà durante “Freddo ed immobile … Continua a leggere Un Barbiere di Siviglia double face al Rendano di Cosenza

SICILIA – poesia e aree d’intervento – l’area messinese (di Giuseppe Zagarrio)

Pubblico un estratto da un saggio-inchiesta di Giuseppe Zagarrio, a suo tempo apparso sulla rivista SALVO IMPREVISTI – N.1 Gennaio-aprile 1975 (EDL) *** L’area messinese (…)l’area messinese, dove più tipico appare l’interesse per le strutture formali piene, e dunque si … Continua a leggere SICILIA – poesia e aree d’intervento – l’area messinese (di Giuseppe Zagarrio)

Carteggio XV : all’amico Cristiano Poletti

Caro Cristiano, ho letto con attenzione la tua numinosa disamina sull’alterità e lo slancio che la solitudine in pectore coltiva. Mossa dal piacere di riconoscermi in ogni sfumatura che hai sapientemente dato a pensieri che condivido, ti dedico questo Carteggio, scritto in vero anni or sono, ma attualissimo alla luce delle tue riflessioni. un abbraccio. nc Si direbbe che apprendiamo qualcosa Intorno all’arte quando sperimentiamo Ciò che la parola “solitudine” vorrebbe designare. Maurice Blanchot [….] C’è un’assenza di tempo nella solitudine, un’assenza di spazio, che traduco in parole come una “continuità sospesa”, dacché anche ciò che circonda la solitudine appare … Continua a leggere Carteggio XV : all’amico Cristiano Poletti

Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Miei cari, pensandovi, pensando all’incontro e a quella bellissima canzone di De Moraes con Endrigo, che mi insegnò il mio caro Francesco e di cui osavo stonacchiare qualche nota di ritorno da Capo D’Orlando in compagnia di Gianluca e Maria Grazia, riflettevo sul fatto che la vita come la poesia altro non sono che “l’arte dell’incontro”. Arte perché non semplice consegna del destino al caso, bensì ARTHMÒS quale necessario impegno e dispendio di energie e volontà perché il caso si faccia destino o, quantomeno, comune percorso fattivo, creativo, condiviso. Ed in questo arthmòs creativo e costruttivo l’incontro non fa che generarsi e rigenerarsi nell’altro, perpetuandosi, rinnovandosi all’infinito. … Continua a leggere Carteggio X: ARTHMÒS come elogio dell’incompiuto.

Carteggio V: Peregrini d’assenza

La letteratura, non so se purtroppo o per nostra fortuna, è diventata in qualche modo la forma di tutta la nostra vita. Credo anche per te. E so che anche per te la letteratura nascondeva sempre molte altre perturbanti e gravi cose dell’anima, che anche a te è piaciuto di guardare a’ poeti come a maestri. Il che è forse molto sbagliato, ma è pur vecchio e dolce difetto, e poi nostro (cosicché non sapremmo condannarlo). Da una lettera di Natalino Sapegno a Guglielmo Alberti, 2 febbraio 1927 Che cos’è più importante? Qual è la ragione, la spinta del dire? … Continua a leggere Carteggio V: Peregrini d’assenza